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Stai valutando di andare a vivere e lavorare come fisioterapista in Spagna? Sei già un professionista della fisioterapia con una carriera in via di sviluppo o in pieno svolgimento ma vuoi dare una svolta alla tua vita, trasferendoti in Spagna?

Nel momento in cui consideri di trasferirti in Spagna e svolgere lì la tua carriera di fisioterapista, ci sono sicuramente molti aspetti di cui tenere conto. Di certo si tratta di una meta appetibile e ambita, complice il clima mite tutto l’anno, un regime fiscale dal carico inferiore rispetto all’Italia, la qualità di vita che in generale non è un elemento da sottovalutare.

Pensare di trasferirsi è già di per sé una scelta coraggiosa e importante, se poi la destinazione è estera, allora potrebbe diventare complesso o arduo se non conosci le giuste procedure da seguire che ti permettono di essere idoneo al riconoscimento del titolo di fisioterapista in Spagna

Ecco dunque i passaggi di base necessari per pianificare seriamente di lavorare come fisioterapista in Spagna, che in questa mini guida abbiamo provato a descriverti in maniera facile e veloce.

Maggiormente sarai informato sulle procedure a cui attenerti e più semplice sarà smaltire le pratiche burocratiche, che ti permetteranno di lavorare come fisioterapista alle Canarie, alle Baleari o magari in una delle splendide città della costa o dell’Andalusia. 

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Convalidare la tua licenza di fisioterapista in Spagna

La Spagna offre scenari naturalistici diversi eppure tutti interessanti, a fronte di un clima che può definirsi ottimale in tutto il Paese, comprese le isole, praticamente 365 giorni all’anno.

Indipendentemente dalla destinazione nella quale ti piacerebbe stabilirti, le procedure di idoneità per la tua professione sono pressoché le medesime. 

Prima informazione che ti sarà utile sapere è che ogni fisioterapista che voglia esercitare la professione in Spagna deve essere iscritto al Collegio Profesionales de Fisioterapeutas en Espagna (AEFI). 

La fase precedente all’iscrizione presso il suddetto ente è quella di ottenere il permesso per esercitare la professione in Spagna. 

In che modo ottenerlo? Semplice, ti basta rivolgere la richiesta al Ministero della Sanità Spagnola tramite una formale richiesta oppure puoi ricorrere al rilascio della EPC, vale a dire la European Professional Card.

Superato questo passaggio, puoi essere considerato idoneo a svolgere la professione di fisioterapista in Spagna, qualunque sia la destinazione che avrai scelto, dalla Penisola agli arcipelaghi di Canarie e Baleari.

In che modo gestire la parte burocratica, per ottenere l’idoneità a lavorare in Spagna come fisioterapista

La burocrazia spagnola è notoriamente meno cavillosa di quella italiana e questo è già un punto a favore nella scelta di andare a lavorare come fisioterapista in Spagna, qualora fossi in dubbio.

Espletare l’aspetto che riguarda la parte dei documenti non sarà dunque difficoltoso, sebbene vi siano alcuni passaggi obbligati da compiere.

Innanzitutto occorre presentare domanda. Puoi farlo attraverso il sito del Ministero della Salute Spagnolo, a cui puoi collegarti da questo link https://www.mscbs.gob.es/.  Se con la lingua spagnola non te la cavi ancora alla grande, puoi sempre selezionare la lingua inglese… e se questo non ti rende le cose più facili, allora traduci il sito in italiano tramite Google translator! Non sarà perfettamente tradotto ma ti basterà per comprendere i fondamentali.

Dicevamo dunque che accedendo al sito del Ministero della Sanità Spagnolo, potrai trovare la lista dettagliata della documentazione da presentare. Purtroppo tale elenco manca delle informazioni che ti potrebbero servire per capire come adempiere ai requisiti formativi spagnoli.

La documentazione richiesta deve essere presentata in spagnolo, tramite una traduzione giurata di un traduttore professionale ufficiale che abbia il riconoscimento in un Paese di lingua spagnola. La traduzione giurata è la prova certificata della fedeltà della traduzione all’originale. 

Documenti tradotti in spagnolo pronti e adesso cosa succede?

Una volta predisposti i documenti richiesti dal Ministero della Salute Spagnolo e presentati agli uffici competenti, dovrai attendere un tempo compreso fra i 2 e i 3 mesi, prima di poter ricevere una valutazione.

In questo lasso di tempo, l’ufficio di competenza vaglia la domanda e confronta i tuoi requisiti con gli standard previsti in territorio spagnolo.

Se ritenuti soddisfacenti e in linea con gli standard previsti, i documenti ricevuti saranno ritenuti validi e potrai ottenere l’idoneità per lavorare come fisioterapista in Spagna.

Se invece il Ministero della Salute Spagnolo dovesse ritenere la documentazione inoltrata non idonea rispetto agli standard previsti, in quel caso non dovrai comunque disperare. Hai due possibilità:

  • Il superamento di un test scritto
  • Lo svolgimento di un periodo di tirocinio a titolo gratuito, che potrebbe estendersi per un tampo massimo di 9 mesi

Entrambe le strade risultano ragionevolmente percorribili, pertanto hai di certo molte chances di riuscire tramite l’una o l’altra a lavorare come fisioterapista in Spagna.

Ovviamente se invece il percorso di formazione conseguito non dovesse essere ritenuto idoneo rispetto agli standard previsti in Spagna, i tuoi titoli sarebbero respinti e dovresti iniziare ex novo un percorso formativo in linea con le esigenze della Spagna. 

Questo sito in Spagnolo può esserti utile https://www.consejo-fisioterapia.org/vu_colegiados.html

Se il tirocinio è necessario non avvilirti: il percorso è breve e alla tua portata

La procedura in sé non è di certo complicata, se vuoi lavorare in Spagna come fisioterapista, tuttavia, come hai ormai capito, è richiesto l’ottenimento dell’idoneità che convalidi i tuoi titoli anche nella penisola iberica. 

Il Governo spagnolo dispone comunque di una rete molto efficiente di assistenza all’immigrazione, favorendo e incentivando l’ingresso nel proprio Paese di cittadini esteri che vogliano stabilirsi per lavoro.

Non ti sarà difficile percorrere le tappe necessarie e, anche nell’ipotesi in cui dovesse rendersi necessaria la strada del tirocinio (che secondo le statistiche è la più diffusa), si tratterà comunque di un percorso non particolarmente ostico né lungo in termini temporali.

Meglio dipendente di una struttura pubblica o mettersi in proprio?

Non esiste una risposta universale a questa domanda e soprattutto solo tu puoi sapere verso che strada avviarti.

Se preferisci lavorare in una struttura pubblica, dovrai superare un concorso, in alternativa potresti lavorare presso una struttura privata che, nella maggior parte dei casi, potrebbe richiedere l’apertura della partita IVA. Quest’ultima ha una regolamentazione smaltita rispetto al nostro Paese.

Infatti le tasse sul reddito vengono corrisposte su base trimestrale, senza anticipi. Inoltre la Seguridad Social (che potrebbe essere rapportata alla nostra INPS), tende a incoraggiare chi avvia un’attività, in quanto rispetto all’importo a regime di 285€, prevede degli sconti nel corso dei primi due anni di svolgimento dell’attività. Per i primi 12 mesi di attività infatti sono da corrispondere solo 60€, mentre, per il secondo anno dovrai versare 145€ per i primi 6 mesi e 200€ nei successivi 6 mesi.

L’IVA è allo 0% per chi svolge prestazioni in ambito sanitario, mentre se all’inizio decidi di esercitare come massaggiatore, nell’attesa di ottenere l’idoneità dal Ministero della Salute, dovrai versare l’IVA al 10%.

Scopri quanto guadagna un fisioterapista in Spagna

Probabilmente hai scelto di diventare fisioterapista per passione e hai lavorato sodo per riuscire nel tuo scopo e probabilmente hai deciso di andare a vivere alle Canarie, a Ibiza, a Barcellona o Madrid o in qualsiasi altra destinazione spagnola per ragioni legate al clima, al calore del popolo iberico, alla buona cucina, al regime fiscale non così pressante con quello italiano. Potrebbe anche darsi che la scelta possa essere di tipo sentimentale, familiare o di qualsiasi altra natura.

Indipendentemente dalle ragioni che possono averti guidato in una scelta di cambiamento così radicale, ovviamente non va trascurato l’aspetto più pratico, ovvero legato allo stipendio di un fisioterapista in Spagna.

Non si tratta di essere venali ma di poter fare alcune considerazioni su come gestire le risorse a disposizione, dovendosi mantenere in un Paese straniero. 

Per questa ragione abbiamo cercato di raccogliere alcune informazioni che potrebbero esserti utili nel valutare il bilancio preventivo di spesa, da mettere in conto prima di lanciarti nella nuova avventura.

In via molto indicativa un professionista della fisioterapia in Spagna guadagna intorno ai 35.000 euro lordi all’anno, con una pressione fiscale inferiore al 30%.

Ovviamente il range retributivo dipende da diversi fattori:

  • Anzianità dell’esercizio della tua professione
  • Tipologia impiego: un fisioterapista dipendente ed uno che decide di aprire uno studio proprio avranno margini di onorario che possono discostarsi molto fra loro
  • Esperienza e specializzazione: a seconda se decida di diventare fisioterapista sportivo, riabilitativo per gli anziani, ecc.

Come potrai dedurre tu stesso, le variabili sono diverse e differiscono in base a quelli che sono i tuoi obiettivi personali. 

In base alla carriera che intendi svolgere, dunque, la retribuzione sarà adeguata di conseguenza.

Considerazioni di cui tenere conto prima di decidere di dare una svolta

In questa sede abbiamo cercato di fornirti più dettagli possibili per permetterti di avere le idee più chiare, rispetto alla scelta di trasferirti in Spagna e svolgere lì la tua professione di fisioterapista.

Tuttavia, dovrai considerare che in generale la tua scelta non dovrebbe essere (solo) di tipo economico, in quanto il range retributivo risulta essere simile a quello italiano.

Scegliere di andare a vivere in Spagna, mantenendosi con il lavoro di fisioterapista va infatti ponderato anche rispetto alla cultura locale e a tutte le caratteristiche che contraddistinguono la Spagna.

Una approfondita riflessione su tutti gli aspetti ti aiuterà di certo a capire se è la scelta giusta da compiere, noi intanto ti auguriamo buona fortuna!

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