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Il pompage cervicale è probabilmente la tecnica a cui si ricorre più frequentemente, perché i pazienti che soffrono di cervicalgie sono sempre più numerosi.

La ragione è che sono molte le cause che scatenano i dolori cervicali e questo fattore richiede interventi sempre più particolareggiati e dettagliati da parte di specialisti.

In tal senso il pompage cervicale è caratterizzato da tecniche molto precise, che richiedono mani esperte e movimenti specifici.

Vuoi sapere di più? Sei un operatore del settore e intendi affinare le tue tecniche manuali nell’eseguire un pompage cervicale a regola d’arte?

Stai per intraprendere la professione di massaggiatore, di fisioterapista o di massoterapista e vuoi iniziare da specialista? Non ti resta che continuare a leggere e scoprire tutte le informazioni utili per avere una prima infarinatura riguardo al pompage cervicale, effetti collaterali possibili, caratteristiche e tecniche di esecuzione.

Potrai acquisire le prime nozioni e decidere poi di approfondire, per guadagnare competenze e raggiungere un livello di eccellenza nel tuo lavoro.

Intraprenderai un interessante percorso, in cui la specializzazione nell’ambito del pompage cervicale o del pompage ernia cervicale farà di te un professionista stimato e apprezzato per le sue capacità.

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Quando il collo reclama, il pompage cervicale risponde

Il pompage cervicale consiste in una tecnica di massaggio manuale molto delicato che corre in supporto a molte disfunzioni che afferiscono alla zona cervicale.

Innanzitutto in quali casi si rende utile o necessario intervenire con la tecnica manuale del pompage cervicale? Soprattutto il pompage cervicale cos’è nello specifico?

Il pompage cervicale, è un trattamento il cui approccio terapeutico si può considerare soft. Non è invasivo e soprattutto per il pompage cervicale controindicazioni praticamente non ve ne sono, se non per alcuni sporadici casi che tra poco conoscerai. Per tale ragione può essere considerata una tecnica applicabile a ogni tipologia di paziente, in quanto molto facilmente tollerata.

Come già accennato, sono tanti i casi in cui il pompage è la risposta più adatta. Da operatore del settore vi puoi infatti ricorrere per le seguenti condizioni:

  • Strappi al collo
  • Dolori o spasmi muscolari
  • Vertigini da cervicale
  • Artrosi cervicale
  • Dorsalgia
  • Dolore interscapolare
  • Rigidità muscolare
  • Mal di testa dovuto a cervicale
  • Ernia cervicale

Sono solo alcune, ma si potrebbero ancora aggiungere i disturbi alla mandibola, gli scricchiolii cervicali, le cervicobrachialgie (forti dolori riferiti al braccio ma provenienti dal collo), ecc. In generale, si possono risolvere, grazie a questa tecnica del pompage cervicale, vertigini, dolori e disturbi o sintomi di diversa natura. Inoltre devi considerare tutte le condizioni legate al dolore della zona del rachide cervicale.

Per tutti questi disturbi il pompage cervicale può essere la risposta più adeguata. Un range molto ampio di intervento, nel quale le tue mani possono fare tanto, se capaci di eseguire un pompage cervicale correttamente, rispettando ritmi, tempi, modi e tecniche.

Per quanto si tratti di una tecnica di manipolazione soft, la precisione nel trattamento è fondamentale per la buona riuscita del lavoro.

A tal proposito, le competenze si acquisiscono con l’esperienza e con un bagaglio informativo completo, che crei i presupposti per lavorare con competenza e professionalità.

In quali casi il pompage cervicale non è consigliato e con quali tipologie di pazienti

Nonostante il pompage cervicale sia una tecnica manuale molto delicata e non invasiva nonchè altamente tollerabile dai pazienti, devi comunque essere consapevole che in circostanze molto rare è meglio non eseguirla.

Ovviamente queste valutazioni potrai farle durante la fase di intervista conoscitiva con il paziente, per capire se emergano i presupposti per i quali è meglio che il pompage cervicale non sia ponderato come soluzione.

Può infatti capitare che dalla valutazione clinica del paziente, potrebbero emergere condizioni patologiche che evidenziano, per il pompage cervicale, controindicazioni specifiche.

In linea generale i casi in cui è meglio non trattare il paziente con questo metodo di trattamento sono i seguenti:

  • Presenza di fratture vertebrali. In questo caso la manipolazione, per quanto delicata, potrebbe aggravare la condizione del paziente.
  • Trattamenti di cura in corso con farmaci anti tumorali. La ragione è che durante i cicli di cura anti tumorali, la struttura ossea risulta indebolita sia per la neoplasia in corso che per i farmaci utilizzati per contrastarla. Ne consegue che il trattamento con pompage potrebbe rappresentare un rischio per il paziente, se si lavora sul tessuto connettivo che ha una consistenza meno forte.
  • Infine, nel caso di donne in gravidanza, bisogna avere particolare accortezza, dal momento che, durante i nove mesi di gestazione, tessuti e articolazioni diventano più elastici per effetto dell’ormone della relaxina. In presenza di tale condizione, le vertebre cervicali richiedono di essere manipolate con particolare attenzione.

Noterai che i casi in cui il pompage cervicale è meglio evitarlo, sono circoscritti a poche condizioni, per le quali però è necessario porre la massima attenzione e cautela. Il pompage si rivela, per il resto delle situazioni, un trattamento sicuro che non causa particolari effetti collaterali.

Al contrario, la terapia manuale del pompage diventa una tecnica quasi sempre consigliabile, proprio per la delicatezza con cui viene eseguita. Importante è non sottovalutare il fatto che a svolgerla debbano essere professionisti abili ed esperti. Perciò se intendi utilizzarla anche tu con pazienti attuali e futuri, meglio acquisire le competenze necessarie.

In che modo viene eseguita la tecnica del pompage cervicale e quante tecniche sono possibili

Per quanto si tratti di una terapia delicata, il pompage richiede comunque l’uso di mani esperte che sappiano come e dove muoversi.

Innanzitutto esistono due tipologie di pompage tra cui scegliere, quando arriva un paziente che necessita di un trattamento in tal senso:

  • Pompage cervicale muscolare
  • Pompage cervicale articolare

Il pompage cervicale muscolare lo puoi eseguire quando vi sia una condizione di muscoli contratti e il tessuto connettivo risulti in uno stato di restrizione. Sebbene sia una tecnica delicata, il paziente talvolta avverte tensione e una sensazione di leggero dolore. Durante il pompage muscolare, lavori sull’allungamento dei muscoli, affinchè si ripristini correttamente il flusso sanguigno e la muscolatura si sciolga.

Il pompage cervicale articolare, invece, lavori sulla messa in tensione delle articolazioni, al fine di allentare la pressione in corrispondenza delle giunture e di riallocare correttamente la struttura ossea della zona interessata. Anche in questo caso, la manovra corre in aiuto nel ripristino di una corretta vascolarizzazione delle aree cartilaginee, nonché nell’eliminazione dell’infiammazione in corso. Rispetto a quello muscolare, il pompage articolare è meno impattante per il paziente che, quindi, non percepisce quasi del tutto fastidio o dolore.

Sia per il pompage muscolare che per quello articolare, la tecnica si svolge in tre tempi. Durante il primo si esegue la trazione, vale a dire una messa in tensione della zona del rachide cervicale. Sarai tu a stabilire in quale punto articolare o muscolare intervenire e soprattutto sei tu che stabilisci quale energia e quanta delicatezza calibrare durante questa manovra.

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La partecipazione del paziente in questa fase è fondamentale, dal momento che dovrà collaborare con una respirazione cadenzata, inspirando per via nasale e espirando per bocca, con un ritmo che si allinea ai tuoi movimenti. La tua esperienza e preparazione sono fondamentali durante questa fase, per stabilire la gradualità dei movimenti e non creare una condizione di stress o di dolore sul paziente.

La fase successiva consiste nel mantenere lo stato di tensione. Durante un lasso di tempo di circa 25 secondi, un terapista esperto avrà sviluppato la sensibilità nel percepire il tentativo dei muscoli o dei tessuti di ritornare nella loro originaria posizione.

L’ultima fase consiste nel ritorno alla posizione originaria del rachide cervicale, grazie al rilascio della trazione. Il rilascio avviene lentamente ed è durante questa fase che si verifica un importante ripristino della circolazione sanguigna della zona interessata. Questa ripresa della corretta vascolarizzazione permette ai tessuti e alla muscolatura di allentare lo stato di sofferenza. È in questa fase che il paziente avverte un grande beneficio, dovuto all’allentamento della tensione e all’allungamento della fascia (il tessuto connettivo che avvolge i muscoli).

Come si diventa esperti del pompage cervicale: costo, dettagli e informazioni

A questo punto sei molto più informato riguardo alle caratteristiche del pompage cervicale, sai in cosa consiste, quando è il caso di applicare questa tecnica, quando è meglio non ricorrervi e soprattutto come eseguirla.

Se tutto quello che hai letto fino ad ora ti affascina, sicuramente vorrai sapere come fare per approfondire l’argomento e acquisire competenze tali da poterti definire specialista del pompage cervicale.

Raggiungere il tuo obiettivo è più facile di quanto creda. Puoi continuare a seguirci e approcciare il corso di formazione creato apposta per te. Contiene un riepilogo di tutto quello di cui si è descritto fino a questo momento, ma approfondisce gli argomenti, entra nel vivo della tecnica e ti fornisce tutto il necessario per diventare esperto del pompage cervicale: pdf, video, e tutto il materiale informativo a supporto della tua attività di operatore.

Il percorso formativo è semplice e chiaro, strutturato in maniera affidabile e precisa e con il quale potrai svolgere la tua carriera di professionista in modo eccellente, perché ti sarà passato tutto quello che serve per diventare specialista del pompage cervicale.

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