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Manipolazione viscerale o massaggio viscerale: di cosa si tratta esattamente? Quando si valuta di intraprendere una carriera, qualsiasi essa sia, le strade possibili sono 2: accontentarsi delle conoscenze di base che ti permettano di avviare una professione, oppure scegliere di seguire il proprio lavoro con passione e in maniera approfondita.

Non vi sono dubbi sul fatto che tu abbia deciso di percorrere la seconda strada, altrimenti non saresti arrivato oltre il titolo di questo articolo.

Sicuramente sei un operatore che preferisce svolgere il proprio lavoro con competenza, invece di preoccuparsi solo di ottenere un diploma o qualsiasi altro titolo che gli consenta quel tanto che basta per poter affermare di essere un operatore nel settore della manipolazione terapeutica.

Se hai voglia di crescere e di arricchire il tuo bagaglio conoscitivo e se ritieni che la tua, oltre che una professione, sia una vera e propria missione, allora sei nel posto giusto.

In questa pratica e semplice guida troverai in particolare tutto quello che riguarda la manipolazione viscerale, conosciuta anche come massaggio viscerale.

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Tra non molto potrai sapere di cosa si tratta, in che modo viene eseguita, quali sono i suoi benefici e con quali pazienti puoi applicarla.

Andremo a fondo nella conoscenza di una metodologia ancora non molto diffusa, sebbene dalla grande efficacia per il paziente, per contrastare i suoi disturbi o disfunzioni.

Analizzeremo tutti gli aspetti che possono tornare utili ai fini del tuo lavoro, in modo da presentarti con professionalità e affidabilità, ogni volta che ti troverai a dover esercitare la pratica dei massaggi viscerali.

Leggendo i paragrafi che seguono troverai spunti interessanti per la tua carriera di operatore e potrai avere un’idea più completa di tutto quello che un massaggio viscerale è in grado di creare, nei pazienti con disturbi diversi.

Ti anticipiamo che si tratta di una tecnica di manipolazione non invasiva, che rende evidenti i risultati già con le prime sessioni e che riscuote un successo sempre maggiore, proprio grazie al fatto di essere estremamente versatile e efficace. A fronte di numerosi benefici, non presenta praticamente controindicazioni. Ma questo lo vedremo fra poco.

Non ci resta che iniziare ed entrare subito nel vivo di un settore ricco e sorprendente, dalle grandi potenzialità ed estremamente versatile.

La manipolazione viscerale: le sue caratteristiche principali, nel dettaglio

La manipolazione viscerale viene anche definita manipolazione viscerale Barral, dal nome dell’osteopata e fisioterapista che l’ha sviluppata. Jean Pierre Barral è infatti il pioniere di questa metodologia di massaggio, a cui ha dedicato tre decenni della sua vita. Primo terapista ad aver avuto accesso ad una cattedra di medicina, ha posto le basi per una tecnica che si incentra sulla mobilizzazione fasciale.

In cosa consiste dunque la manipolazione viscerale? A cosa serve e quali sono le sue principali caratteristiche? La risposta più semplice è che tale tipologia di massaggio consiste in una tecnica di terapia manuale che si concentra sulla relazione tra gli organi del corpo (intestino, vescica, utero, ecc.) e le strutture quali muscoli, fascia, articolazioni e legamenti.

La manipolazione di questa tipologia è considerata una branca della osteopatia e ha come obiettivo quello di riportare equilibrio nell’organismo, favorendo il recupero di uno stato salute per il paziente con diversi tipi di problematiche.

Il fulcro di tale tecnica parte dal presupposto che visceri, sistema muscolo scheletrico, sistema cranio sacrale, emozionale, endocrino e neuronale, sono tutt’uno e non possono essere considerati compartimenti stagni. Pertanto le disfunzioni di una regione o sistema, sono fonte di problemi ad altre zone del corpo.

I visceri in particolare sono in contatto costante e continuo con gli altri sistemi dell’organismo e per tale ragione lo stato degli uni influisce sulla salute degli altri.

Il tuo ruolo di operatore specialista della manipolazione viscerale consiste proprio nel mantenere e preservare tale equilibrio o ripristinare l’omeostasi del paziente, quando risulti compromessa da alcune disfunzioni.

Gli organi viscerali sono direttamente correlati da rapporti stretti con la colonna vertebrale, con la gabbia toracica, con il bacino e l’osso sacro, condividendo lo stesso sistema di vascolarizzazione e di innervazione, che ha bisogno di lavorare correttamente.

Tali sistemi devono potersi muovere senza ostacoli o impedimenti e devono mantenersi elastici, per non limitare la mobilità o incorrere in blocchi. Tali relazioni sono attivate da recettori che mandano impulsi al cervello e generano la sensazione di dolore, quando il paziente attraversa stati disfunzionali.

DI norma gli organi si muovono a determinati intervalli di tempo, quando funzionano con regolarità. Tuttavia la presenza di condizioni, quali:

  • Cicatrici dovute a interventi chirurgici
  • Aderenze
  • Patologie
  • Infezioni
  • Posture scorrette
  • Lesioni in seguito a traumi

Può creare stati di alterazione o limitazione della normale mobilità degli organi stessi. Tali eventi possono compromettere i movimenti funzionali di tali organi, creando situazioni di parziale limitazione della mobilità.

Sebbene l’organismo umano impari presto ad adattarsi in situazioni estreme, come quelle tipiche di stati di tensione, se non risolte possono indurre comunque condizioni di infiammazioni o irritazioni croniche che possono nel tempo generare disfunzioni a livello neurale, muscolo scheletrico e viscerale.

Ecco perché interviene la manipolazione viscerale, che si fonda su specifiche abilità di palpazione, estremamente sofisticate che sono in grado di ripristinare il corretto movimento e le normali funzionalità viscerali, nonché le funzionalità del corpo in senso più ampio.

Massaggio viscerale: benefici e efficacia

Quando decidi di applicare il massaggio viscerale, quali sono i benefici che è possibile apportare sul paziente? In cosa consiste esattamente l’efficacia della manipolazione viscerale?

Essere specialista della manipolazione viscerale ti permette di dedicare al paziente quell’attenzione e quelle competenze necessarie affinchè il paziente possa tornare a vivere in uno stato benessere generale, precedentemente limitato dalla presenza di determinate alterazioni a livello viscerale.

Tra i benefici più comuni, la manipolazione viscerale può essere efficace nel caso di:

  • Disfunzioni del pavimento pelvico
  • Cistiti interstiziali
  • Sindrome dell’intestino irritabile
  • Dolori articolari
  • Ansia e depressione
  • Disturbi da stress post traumatico
  • Sciatica
  • Costipazione e gonfiore

Sono solo i principali, perché si potrebbero aggiungere la dismenorrea e il dolore cronico a livello pelvico, il reflusso acido e la disfunzione cronica spinale, in aggiunta a molti altri.

Il massaggio viscerale contribuisce al ripristino della mobilità viscerale, fondamentale affinché gli organi possano contrarsi, rilassarsi, comprimersi e muoversi in base alle necessità.

Organi che presentano danni di varia natura e entità possono nel tempo sviluppare aderenze e, in presenza di tessuti cicatriziali, potrebbero presentare una elasticità limitata.

Quando la fascia, ovvero il tessuto connettivo che avvolge gli organi, si irrigidisce, i movimenti ne risentono, così come la flessibilità, con la conseguenza che la normale funzionalità degli organi risulta ostacolata.

La manipolazione viscerale consiste in una serie di palpazioni e massaggi a livello addominale, in cui si alternano pressioni e affondi, in modo da eliminare le aderenze.

In tal modo permetti il ripristino della flessibilità e della mobilità nelle zone interessate, favorendo allo stesso tempo il recupero della normale circolazione del sangue, consentendo agli organi di ricevere i nutrienti e l’elasticità necessari di cui hanno bisogno per lavorare correttamente.

Non è un caso, infine, che il trattamento con manipolazione viscerale sia sempre più preso in considerazione anche come affiancamento o in supporto di alcune terapie mediche.

Quali sono i vantaggi che derivano da una seduta di manipolazione viscerale?

Da come potrai intuire, i vantaggi di una sessione di massaggio viscerale possono essere diversi, ma è utile elencare i principali, che aiuteranno i tuoi pazienti a sentirsi meglio.

Già dalle prime sedute, permetti ai tuoi pazienti di:

  • Ridurre i dolori muscolari cronici
  • Migliorare i dolori della sciatica
  • Alleviare i sintomi della fibiomialgia
  • Migliorare il processo di digestione
  • Ridurre i dolori articolari
  • Migliorare le condizioni di cisti e fibromi uterini
  • Limitare il gonfiore e il senso di costipazione

Occorre considerare, per la manipolazione viscerale, controindicazioni o svantaggi?

A fronte dei numerosi benefici e vantaggi, per la manipolazione viscerale controindicazioni o svantaggi sono pressoché inesistenti, tuttavia occorre tenere presente che in alcuni casi è bene evitare di ricorrervi o almeno porre particolare cura, nel seguire i pazienti.

Trattandosi di una tecnica molto dolce e non aggressiva, trova davvero poche controindicazioni, soprattutto in virtù dei numerosi casi in cui è utile ricorrervi.

I contesti in cui è meglio evitare questa tecnica sono quelli in cui il paziente presenti lesioni agli organi, in quanto la manipolazione viscerale potrebbe concorrere ad un aggravamento della condizione o indurre danni a livello vascolare.

In pazienti in cui sia presente un aneurisma dell’aorta addominale, è sconsigliato intervenire con tale pratica. Altra condizione in cui è preferibile non intervenire con il massaggio viscerale è quando il paziente avverta dolore acuto all’addome durante la sessione di manipolazione. In questo caso è meglio interrompere lo svolgimento della seduta, perché potrebbe trattarsi di un caso di peritonite, da rinviare al medico specialista.

In che modo si svolge una seduta di manipolazione viscerale

Per quanto la manipolazione viscerale sia una tecnica relativamente semplice da eseguire, e sia necessario personalizzarla in base al paziente, è bene tener conto di alcuni passaggi che ne fanno un metodo efficace.

Innanzitutto puoi approcciare il paziente palpando la regione viscerale, ovvero con una leggera pressione sui muscoli addominali, per sentire lo stato degli organi interni.

Procedi quindi con una manipolazione secondo le tecniche di:

  • Poking
  • Pressione
  • Massaggio

Dopo aver sondato la parte addominale del paziente, per rilevare i punti critici, puoi iniziare ad esercitare una leggera pressione, al fine di sciogliere le tensioni e rimettere in moto le funzionalità dei visceri. Alla pressione viene alternato il massaggio, che concorre al raggiungimento dell’obiettivo di riportare le funzionalità e la mobilità degli organi allo stato di normalità.

Di solito una seduta di manipolazione viscerale dura dai 35 ai 40 minuti e il più delle volte sono necessarie varie sessioni, per raggiungere uno stato ottimale di salute, che garantisca al paziente una lunga durata dell’efficacia del trattamento.

Molto importante è riuscire a capire con quali ritmi, intensità di pressione e energia intervenire sui tuoi pazienti: un approccio adeguato e competente assicura benefici a medio e lungo termine. Al contrario l’applicazione di tecniche non correttamente eseguite, rischia di compromettere ulteriormente le funzionalità e la mobilità degli organi interessati.

In cosa consiste il massaggio viscerale Adamski

Avrai di certo sentito parlare del massaggio viscerale Adamski ma forse lo conosci in maniera molto superficiale e vorresti saperne di più.

Quando la zona dell’addome presenta disturbi di vario genere ed è caratterizzata dalla presenza di dolori più o meno acuti, si può intervenire con il massaggio viscerale Adamski. Tale tecnica prende il nome dal suo ideatore, Frank Laporte Adamski, un osteopata e naturopata francese, e ha come obiettivo quello di agevolare e implementare il corretto funzionamento dell’intestino e di tutto l’organismo.

La tecnica di tale manipolazione viscerale omeopatica si basa sull’azione in 5 punti specifici, nella parte superiore dell’addome. Il fine di tale pratica è quello di disciogliere le tossine e rimettere in moto l’intestino.

I 5 punti sono localizzati tra duodeno e stomaco e il massaggio li attraversa tutti, partendo dall’alto per poi procedere verso la parte inferiore.

Per eseguire il massaggio si usano solo i polpastrelli della mano, sul paziente disteso. La collaborazione con il paziente stesso è fondamentale, perché gli viene richiesto di riferire dove avverte dolore, nel corso del massaggio. Laddove avverte fastidio o dolore, è indice della presenza di depositi di tossine da eliminare.

L’ideale è riuscire a pianificare con il paziente circa 4 sedute in un mese (quindi una alla settimana), e tenere monitorate le reazioni dell’intestino del paziente stesso.

Tale metodo associa la tecnica del massaggio ad una serie di cambiamenti nelle abitudini del paziente che concorrono al suo malessere. Tali cambiamenti riguardano:

  • Un regime alimentare corretto
  • Un controllo sulle condizioni che favoriscono lo stress
  • Una rieducazione all’attività fisica da svolgere con regolarità

 In primis occorre apportare cambiamenti al regime alimentare, secondo indicazioni che il metodo Adamski fornisce in maniera dettagliata. In seconda battuta Adamski sottolinea l’importanza del riuscire a limitare gli stati di stress che hanno una forte incidenza sui malesseri dell’intestino. Infine il metodo Adamski pone l’accento sull’importanza di seguire attività sportiva con regolarità.

Secondo Adamski l’intestino svolge un ruolo fondamentale sullo stato di salute, dal momento che assolve a due principali funzioni, ovvero provvedere all’assimilazione di sostanze nutritive tramite l’assunzione di cibo e occuparsi dell’eliminazione delle tossine.

Il massaggio viscerale Adamski lavora sull’intestino tenue in particolare, ovvero quella parte di intestino posta sopra all’ombelico. La manipolazione dei 5 punti intorno al duodeno permette di disciogliere i ristagni di tossine, facilmente presenti a causa della sua forma a C.

Da specialista di questa pratica eserciterai pressioni molto delicate che favoriscono l’apertura delle anse del duodeno, smuovendo i detriti depositati e indirizzandoli verso il colon.

Tale tecnica permette di intervenire in presenza dei disturbi che afferiscono l’area intestinale, di cui i più comuni sono:

  • Gonfiore
  • Emorroidi
  • Colite
  • Stitichezza

Inoltre tale metodo si è rivelato efficace quando vi siano alcuni disturbi del fegato e in presenza di intolleranze alimentari.

Addirittura nei pazienti in cui persistono da tempo problemi di digestione, alcuni fenomeni possono derivare come conseguenza, quali ad esempio le tonsilliti o le bronchiti, l’insonnia o alcune disfunzioni ginecologiche oppure un indebolimento delle difese immunitarie.

Il metodo Adamski si rivela utile anche in taluni casi in cui il mal di schiena è originato da problemi all’intestino.

Conclusioni

Se hai trovato questo articolo ricco di spunti e lo consideri stimolante, allora di certo sei un operatore (o futuro tale), che ambisce ad una crescita professionale e di certo avrai imparato molte delle caratteristiche del metodo di manipolazione viscerale.

Si tratta, come ormai avrai compreso, di una tecnica di massaggio che nasce dallo specialista in osteopatia e fisioterapista Jean Pierre Barral che ha dedicato tutta la sua carriera professionale a questa metodologia di manipolazione.

In linea generale la manipolazione viscerale si basa sul concetto che gli organi sono strettamente correlati ai muscoli, alle articolazioni, ai legamenti e alla fascia. In particolare il massaggio viscerale si concentra sui visceri, quindi intestino, vescia, utero, ecc.

Ideale metodo di trattamento quando il paziente presenti alcune condizioni come infezioni, lesioni post traumi, determinate patologie, aderenze, cicatrici. Quando la mobilità o il normale funzionamento degli organi della fascia addominale è compromessa, allora puoi entrare in gioco con la manipolazione viscerale.

È importante intervenire con tempismo sulle anomalie funzionali degli organi indicati, perché trascurare alcuni disturbi potrebbe comportare il sopraggiungere di patologie croniche, a livello muscolare, neuronale, viscerale, scheletrico.

I benefici apportati dall’esecuzione di una, o più, sedute di manipolazione di visceri sono numerosi. Fra i più comuni si notano miglioramenti rispetto alle disfunzioni del pavimento pelvico, agli stati di gonfiore e costipazione addominale, alla sciatica, all’ansia e depressione e in generale agli stati di stress, ai dolori alle articolazioni, ecc.

Gli effetti di un massaggio viscerale sono costituiti dal fatto che aiuta a riattivare la mobilità viscerale, indispensabile per il corretto funzionamento degli organi durante i movimenti di contrazione, rilassamento, compressione e mobilità in generale.

Il massaggio con questa tecnica si svolge con palpazioni, pressioni e affondi che permettano di intervenire sulle aderenze.

Come anticipato gli effetti positivi di un massaggio di tale tipologia spaziano dal miglioramento del gonfiore, alla riduzione del dolore, dal miglioramento dei dolori muscolari alla riduzione dei sintomi di patologie come la fibromialgia.

A fronte di tanti ed evidenti benefici, il massaggio viscerale non ha svantaggi o particolari controindicazioni, se non il fatto che è meglio non utilizzare questo tipo di manipolazione su pazienti con lesioni agli organi o con aneurisma dell’aorta addominale. Per il resto si tratta di una metodologia di massaggio non invasivo da poter essere esercitata su qualsiasi tipo di paziente.

Le tecniche di manipolazione consistono in un alternarsi di poking, pressione e massaggio tradizionale, che vanno a studiare le condizioni del paziente, percependo dove è presente la disfunzione, intervenendo sui blocchi per riportare i visceri ad uno stato di funzionalità ottimale e rilassando l’area interessata, per favorire anche la vascolarizzazione.

Una seduta di terapia di questo tipo ha una durata media che varia dai 35 minuti ai 40 minuti circa e spesso i risultati positivi si possono avvertire già dopo la prima sessione di lavoro.

Nell’ambito delle tecniche di manipolazione viscerale, va considerato in particolare il metodo di massaggio viscerale Adamski che si basa su 5 punti di intervento, posti nella fascia superiore dell’addome e più precisamente tra duodeno e stomaco. Tale metodo (che prende il nome dal suo ideatore) si focalizza specialmente sull’intestino, il cui corretto funzionamento contribuisce al benessere di tutto l’organismo.

Il massaggio Adamski si svolge con l’uso dei polpastrelli e parte dalla zona superiore, andando a degradare verso il basso in maniera dolce e lenta.

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La caratteristica del metodo Adamski consiste anche nel fatto che alla sessione di manipolazione va abbinato un corretto regime alimentare, equilibrato con il giusto apporto di nutrienti (proteine, carboidrati e grassi), nonché affiancando regolare attività fisica che aiuti l’organismo a stare bene e l’intestino a lavorare con regolarità e in maniera corretta. In tal modo condizioni del paziente, quali emorroidi, gonfiore, colite, stitichezza, ecc., possono scomparire. Inoltre tale metodo si è dimostrato efficace anche per il fatto di potenziare il sistema immunitario del nostro organismo, risolvere alcune intolleranze alimentari e sistemare alcuni disturbi che afferiscono al fegato.

Si tratta di una tecnica omeopatica e che ambisce a sciogliere le tossine, riportando l’intestino ad una condizione ideale di funzionamento. I suoi benefici sono evidenti e ampiamente dimostrati. Per tale ragione, seppure non ancora molto diffusa, tale tecnica conosce un successo di pubblico sempre crescente, specialmente quando eseguita operatori competenti e affidabili, che pongono la qualità del servizio in una posizione di priorità.

Quando si parla di manipolazione viscerale, corsi e approfondimenti sono sicuramente necessari, affinchè tale tecnica possa essere eseguita in maniera corretta. La tua specializzazione in tale campo ti permette di ampliare il raggio di azione su moltissimi disturbi da cui il paziente può essere affetto e contro i quali puoi davvero rappresentare un valido aiuto, nel contrastarli in maniera efficace e non invasiva.

Approfondendo tale metodologia di intervento sui pazienti, potrai essere in grado di assicurare livelli di benessere elevati, nonché la durata nel tempo dei benefici che tecniche delicate ma efficaci come questa possono favorire.

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