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Quando si dice ragionare con i piedi, non sempre si intende attribuire un’accezione negativa a questa espressione. Dal piede infatti dipartono collegamenti verso molti segmenti del nostro corpo e di certo non fa eccezione il tratto cervicale.
Ragioneremo “con i piedi” in questo piccolo articolo perché è proprio in questa parte del corpo che puoi sfruttare un potenziale molto elevato, nell’intervento verso diverse disfunzioni e problematiche che afferiscono all’area cervicale.
Se quindi vuoi applicare accurate tecniche manipolative ai tuoi pazienti che ogni giorno lamentano problemi alla zona cervicale o semplicemente se ritieni che alcune delle tecniche che utilizzi da tempo, non siano efficaci in alcuni casi di cervicalgie, per esempio, allora forse è il momento di provare qualcosa di diverso come la riflessologia plantare cervicale.
Mettendoci nei tuoi panni di operatore, ti forniremo tutto quello che potrebbe tornarti utile nell’esercizio della tua professione, in modo da contribuire alla tua crescita nelle competenze e nel servizio offerto ai tuoi pazienti.
Evolvere la propria professionalità significa poter accedere a un bacino di utenza maggiore non solo in termini numerici ma anche dal punto di vista specialistico, poiché hai la possibilità di essere considerato non un operatore generalista ma una figura di riferimento affidabile, in base alle diverse tipologie di clienti e loro esigenze.
Riflessologia plantare punto cervicale: caratteristiche tecniche
Questa particolare tecnica di massaggio è stata messa a punto dal dottor William Fitzgerald, che dedicò molti anni della sua carriera professionale a questa disciplina. Egli osservò le pratiche di guarigione dei nativi americani, i quali lavorando sui punti riflessi dei piedi e delle mani, erano in grado di raggiungere risultati efficaci nella riduzione o eliminazione del dolore.
Fitzgerald decise di approfondire tali tecniche di stimolazione e mise a punto una sua personale teoria, definita “zonale”, tramite la quale alcune zone del corpo umano opportunamente trattate con pressione delle dita, potevano sortire effetti su tutta la loro linea di continuazione. In tal modo i benefici si avvertivano in tutte le aree ad esse collegate. Nasceva allora la riflessologia plantare.
Lo abbiamo appena accennato: ogni parte del corpo umano ha un collegamento con i nostri piedi e per tale ragione la riflessologia plantare cervicale occupa un importante segmento nell’ambito dei massaggi.
Ovviamente l’area cervicale, una delle più tartassate, sollecitate e soggette a disfunzioni o infiammazioni, non è esclusa, tanto da dover meritare un approfondimento a parte (che troverai nel facile vademecum che stai leggendo).
Con la riflessologia plantare, la cervicale può essere trattata con efficacia purchè siano rispettate determinate manovre. Occorre dunque che tu sia in grado di eseguire una manipolazione in maniera fluida e che tenga conto di punti riflessi del piede ben specifici, ovvero che siano in collegamento con la cervicale.
Senza acquisire un soddisfacente livello di competenza non è consigliabile approcciare questo speciale tipo di massaggio che, in quanto tale, richiede attenzione particolare.
L’area a cui afferisce la riflessologia plantare cervicale, è quella delle sette vertebre del tratto cervicale. Di queste:
- Le prime due vertebre cervicali svolgono la funzione di permettere la rotazione e la flessione della testa
- Le cinque vertebre cervicali rimanenti, invece, sono impegnate nel sorreggere il capo
La riflessologia plantare, quindi, lavora sia sulla parte muscolare del tratto cervicale che si riflette nelle dita dei piedi, sia su quello osseo.
Quando il paziente avverte dolori cervicali, solitamente indica la zona che include il collo ma anche le spalle, le quali si presentano rigide e appunto doloranti. Si tratta di una condizione di disarmonia, di disequilibrio che non riguarda solo una condizione fisica ma anche psicologica, che incide fortemente sulle emozioni e sulla sensibilità del paziente stesso.
Intervenire sulla zona plantare tramite la riflessologia può consentire di raggiungere grandi risultati nel ripristinare l’equilibrio psico – fisico di chi soffre di cervicalgie, aiutandolo a riprendere il flusso naturale di energie di cui il nostro organismo si nutre, per stare bene.
Massaggio cervicale: la riflessologia può aiutare molto
Come hai potuto constatare quando si parla di massaggio cervicale, la riflessologia può sortire grandi benefici, non solo a livello fisico ma anche considerando un aspetto meramente emotivo e psicologico.
Passando ad un aspetto più pratico, la manipolazione in questa particolare branca dei massaggi, va gestita in fasi diverse.
La prima fase prevede lo svolgimento di una pressione di intensità variabile, per indagare quali aree plantari siano coinvolte nel dolore alla cervicale. A questo punto puoi procedere con il trattare le zone che sono direttamente collegate con le vertebre cervicali corrispondenti.
Per esempio se il paziente ti indica che la sua spalla è dolorante, molto probabilmente troverai una corrispondenza tra una sporgenza del mignolo e l’articolazione scapolo – omerale.
Il massaggio prevede un lavoro di stimolazione, tramite la tua mano, su un’area ben precisa, tenendo il piede saldo con l’altra mano. In questo modo puoi lavorare l’articolazione interessata in maniera diretta. Il massaggio consiste nell’eseguire una pressione, disegnando virtualmente dei cerchi, attraverso un movimento di rotazione.
La manipolazione viene svolta sia sulla superficie che sulla pianta del piede, affinchè si possano raggiungere bene tutte le aree coinvolte nell’infiammazione cervicale.
Le pressioni leggere o più incisive esercitate sul piede, aiutano a sciogliere le tensioni che il paziente presenta sulla fascia cervicale.
Se i dolori cervicali riguardano l’osso del collo o le parti ossee della schiena, allora la riflessologia plantare cervicale si concentrerà sulle ossa dei piedi.
Da specialista in questa pratica, sei chiamato a ritrovare l’equilibrio e ripristinare l’energia dell’organismo, lavorando sui piedi che sono un punto focale nei dolori tipici della cervicalgia.
Interverrai quindi sullo sblocco di un flusso energetico che talvolta tende a rallentare o a intasarsi, perdendo la fluidità del suo percorso lungo le vie del nostro corpo.
Non è un caso che spesso la riflessologia plantare cervicale sia chiamata a intervenire su quei pazienti che soffrono di tensioni o situazioni di stress, mentre vivono condizioni a cui devono soccombere ma che inevitabilmente si ripercuotono a livello emotivo, in prima battuta, e poi fisiologico, come logica conseguenza.
Riflessologia mano per cervicale, altrimenti nota come riflessologia palmare
Una considerazione specifica la possiamo fare riguardo alla riflessologia della mano per cervicale.
Il concetto delle corrispondenze che abbiamo appena affrontato per il piede, riguarda anche la mano. Anche su quest’ultima giungono terminazioni nervose che collegano con aree e organi ben precisi del nostro organismo.
Nel caso della mano, ovvero nel caso della riflessologia palmare (o riflessologia mano) per cervicale si lavora con alcune piccole varianti, rispetto a quando esegui la manipolazione del piede.
Innanzitutto la mano, come il piede, è idealmente mappata, con indicazioni delle correlazioni fra i vari punti palmari e gli organi o apparati ad essi afferenti.
La mano è suddivisa in 10 zone, di cui la metà identificate sul palmo e la restante metà sul dorso.
Ecco alcune indicazioni:
- Mano destra: sotto al cuscinetto del dito medio si trova l’innervazione degli organi dell’addome e il muscolo del diaframma; ma nella parte inferiore vi è anche il riflesso del fegato e della cistifellea.
- Mano sinistra: il cuscinetto sotto l’anulare ha corrispondenza con il cuore
- Entrambe le mani: sotto i cuscinetti delle dita delle due mani, vi sono le zone riflesse corrispondenti ai polmoni
- Entrambe le mani: tra le falangi si trova la correlazione con il sistema linfatico della parte superiore del nostro organismo
- Entrambe le mani: sulla punta delle dita vi è corrispondenza con i seni frontali, ma anche reni e ghiandole surrenali
- Entrambe le mani: nella parte alta vi è correlazione con encefalo e sistema nervoso centrale
- Entrambe le mani: ai lati c’è il collegamento con uretere e vescica, mentre sull’area esterna del polso troviamo utero e ovaie
Riflessologia facciale cervicale, un’ulteriore risorsa per trattare il dolore cervicale
Il dolore alla cervicale può essere contrastato anche con la riflessologia facciale cervicale. Per eseguire il massaggio potrai lavorare principalmente con la nocca dei pollici, attraverso leggere pressioni e movimenti circolari che aiutano a distendere le tensioni e a ridurre o eliminare i dolori cervicali.
Potrai alternare il massaggio con delicati sfioramenti che partono dal centro della fronte e, risalendo, percorrono l’area verso l’alto.
In questo caso, gli sfioramenti seguono un movimento verticale, che potrai esercitare anche in direzione delle orecchie e della linea del naso, aree particolarmente prossime alla zona interessata dal dolore.
Riflessologia plantare cervicale: stabilire i punti interessati e ricreare il flusso energetico
La riflessologia può essere considerata anche una disciplina olistica ma che si basa su tecniche precise di cui tenere fortemente conto quando lavori su un paziente.
La conoscenza approfondita della mappatura del piede e della mano non può essere di certo tralasciata, se vuoi affrontare il dolore del paziente in maniera responsabile, punti al suo benessere.
Un massaggio di riflessologia plantare cervicale saprà tuttavia ripagare i tuoi studi, la tua tenacia, la tua dedizione, grazie a risultati molto efficaci che potrai constatare assieme al tuo paziente, già con le prime sedute.
La riflessologia plantare può essere la risposta ma non sempre: a maggior ragione impararne non solo le tecniche ma anche gli ambiti applicativi è la prima regola che operatori specializzati come te sono chiamati a osservare, se hanno come obiettivo un lavoro competente e professionale.