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Lavori nel mondo dei massaggi e stai valutando di conoscere meglio la riflessologia e in particolare la riflessologia plantare per la schiena? Sei nel posto giusto per approfondire quello che forse già conosci al riguardo o per imparare da zero le principali caratteristiche di una pratica nata millenni fa in Oriente e diffusasi in Occidente da tempo grazi ai suoi benefici.

Troverai descritti in maniera facile e veloce i principali aspetti e le tecniche di manipolazione della riflessologia della schiena ma anche i benefici che ci si aspetta, dopo aver messo in pratica questa tipologia di massaggio nella maniera corretta.

Passeremo in rassegna anche i casi in cui è possibile prendere in considerazione tale pratica, a seconda del paziente che si rivolge al tuo aiuto.

Entrando più nello specifico, infine, potremo affrontare la riflessologia alla schiena ovvero i casi principali in cui puoi utilizzarla come intervento risolutivo nei confronti degli squilibri a carico della schiena.

Una volta apprese le basi per eseguire tale tecnica di manipolazione puoi essere in grado di applicarla, data l’efficacia che la riflessologia plantare della schiena è in grado di raggiungere.

Partiamo alla scoperta di questa affascinante pratica e delle aspettative che puoi riporre su di essa, nei casi di disfunzioni, disarmonie e dolori alla schiena.

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Le basi della riflessologia e le ragioni del suo successo

Se sei un operatore dei massaggi, sicuramente la riflessologia come pratica non sarà sfuggita alla tua attenzione e probabilmente in parte ne conosci anche i motivi. Il fatto di trovarti tra le righe di questo articolo, tuttavia, sottintende la tua curiosità di saperne di più.

Prima di comprendere la riflessologia schiena, pertanto, sarà utile focalizzarti sulla stessa riflessologia, in modo da capirne, approfondirne o conoscerne ex novo le basi su cui fonda il suo successo a livello globale.

La prima ragione per cui la riflessologia riscuote molti consensi è celata dietro al fatto che non è una pratica invasiva e che concepisce il corpo umano come unica entità assieme allo spirito e alla mente. In altre parole la visione olistica della riflessologia vede l’uomo come essere armonico, dove corpo e spirito sono in perfetta sintonia, dove regnano armonia ed equilibrio grazie a un flusso fluido e continuo di energie vitali.

L’interruzione o l’ostruzione di tali energie vitali, dovute ai motivi più disparati, creano disarmonie e disfunzioni che portano l’uomo a soffrire di alcuni problemi. Per fare un esempio più chiaro, se lo stress crea tensioni o è causa di frequenti mal di schiena, è dovuto al fatto che l’ordine armonico si è interrotto.

Per intervenire a ripristinare l’equilibrio psico – fisico, può essere chiamata in causa la pratica della riflessologia plantare, vale a dire la tecnica che attraverso il lavoro delle mani sui piedi, riesce a toccare punti riflessi dislocati in qualsiasi zona del corpo, compresi apparati e organi.

Se un paziente soffre di mal di schiena, a causa dello stress (per riprendere l’esempio di poco fa), puoi lavorare secondo le tecniche della riflessologia plantare, sulla colonna vertebrale semplicemente massaggiando i piedi in punti specifici.

La riflessologia della colonna vertebrale: caratteristiche e tecniche di manipolazione

La schiena è probabilmente una delle zone maggiormente colpite per le cause più disparate, quali traumi, condizioni di stress, ecc.

Per questa ragione la riflessologia della colonna vertebrale viene presa molto spesso in considerazione nel momento in cui un paziente presenta dolore, limitazioni motorie, ecc. Sulla schiena possono intervenire diversi fattori a creare disfunzioni e per tale ragione è uno dei motivi principali per cui un paziente decide di affidarsi alle cure di un operatore qualificato e affidabile.

In linea generale anche per attivare reazioni riflesse sulla schiena, potrai lavorare sul piede attraverso movimenti di digitopressione, eseguendo movimenti delicati e incisivi che descrivano delle traiettorie circolari. 

La digitopressione infatti nella riflessologia plantare sulla zona schiena, risulta essere molto efficace in termini di risultati. Scopriamone le ragioni.

Quale collegamento esiste tra riflessologia plantare e mal di schiena?

In presenza di un dolore riflesso occorre dunque lavorare alla base del problema, cercando di individuarne la causa, la quale ti aiuterà a capire in che modo intervenire sul problema stesso.

Trattandosi di un dolore riflesso, innanzitutto, sai di poter agire sui piedi, grazie alle tecniche della riflessologia plantare.

Come accennato e come forse già saprai, il piede è una parte del corpo in cui sono riflessi tutti gli apparati e gli organi del corpo. Un massaggio al piede, nei punti che rimandano alla schiena, potrebbe aiutare il paziente a recuperare l’equilibrio energetico e a risolvere il dolore, senza dover sollecitare il paziente stesso nel punto dolorante, che spesso è troppo sensibile per essere maneggiato.

Lavorando dunque sul piede, puoi agire sulla schiena riattivando le energie. Il paziente percepirà una sensazione di benessere profondo, fin dalle prime sedute. La chiave consiste dunque nel focalizzare la tua attenzione non tanto sul sintomo ma sulla causa che lo ha scatenato. 

Riflessologia plantare e dolori alla schiena sono strettamente correlati fra loro, grazie ai punti del piede e alle zone riflesse, specialmente quando la schiena presenta infiammazioni, tensioni o congestioni di diversa natura. 

Riflessologia plantare e mappa schiena: studiare i punti per favorire il benessere del paziente

La chiave di una seduta di riflessologia di successo consiste innanzitutto nella conoscenza dei punti del piede, per raggiungere gli organi e gli apparati riflessi. 

In che modo diventarne esperto? Come riconoscere le zone del piede in cui intervenire, per aiutare il paziente nel processo di guarigione?

La risposta è molto semplice: devi conoscere la mappa dei punti riflessi, per poter sapere esattamente in quali aree del piede intervenire per attivare i punti riflessi in specifiche aree del corpo.

In supporto agli operatori come te, infatti, esiste la mappatura dei punti del piede su cui sono indicate le zone del corpo e le diverse aree di corrispondenza sul piede. Per fare alcuni esempi:

  • Sulla punta del secondo, terzo e quarto dito del piede trovi corrispondenza con i seni frontali
  • Sui talloni di entrambi i piedi trovi corrispondenza con i punti riflessi delle ovaie e dei testicoli
  • Sulla parte centrale della pianta del piede troverai corrispondenze con gli organi: dal cuore ai polmoni, dallo stomaco al colon, ecc.
  • Sulla fascia che va dal primo dito al tallone, percorrendo idealmente tutta la lunghezza del piede, troverai corrispondenza con la colonna vertebrale. Tale zona dunque sarà presa maggiormente in considerazione, con i pazienti che soffrono di dolori alla schiena. 

La mappa del piede fu messa a punto dal medico statunitense William H. Fitzgerald agli inizi del secolo scorso, quando scoprì i benefici della pratica riflessologica attraverso la digitopressione.

Come svolgere la seduta di riflessologia plantare alla schiena

In generale è sempre meglio programmare con il paziente una serie di sedute, all’inizio anche ravvicinate. Potresti ipotizzare in una fase iniziale un paio di sedute di massaggio settimanali, per poi passare ad una singola. 

Oltre al tuo lavoro di professionista esperto, puoi affiancare quello eseguito direttamente dal paziente quando è a casa, insegnandogli come prendersi cura del piede e indicandogli i punti precisi su cui auto massaggiarsi.

La riflessologia si svolge dunque attraverso movimenti circolari di digitopressione, che non abbiano troppa incisività o che non ricorrano ad eccessiva pressione, ma che siano decisi e regolari.

Il paziente troverà giovamento immediato, rispetto ai dolori alla schiena, già dalle prime sedute. È sempre meglio iniziare una sessione di riflessologia riscaldando tutto il piede con massaggi delicati, solo successivamente potrai partire con il trattamento vero e proprio, intervenendo nel punto specifico di corrispondenza con la schiena. 

Riflessologia plantare schiena: una tecnica efficace che può aiutare il paziente 

La riflessologia plantare della schiena ha un elevato potenziale nel trattamento del paziente che soffre di dolori lombari o alla schiena in generale.

Tale pratica si basa sul principio che il piede raccolga le corrispondenze di tutto il corpo sia dal punto di vista anatomico, che da quello energetico, fisiologico ed emotivo. In particolare sul piede sono concentrate le corrispondenze della schiena. 

Conoscendola in maniera dettagliata, la scienza dei riflessi ti permette di lavorare sulla sofferenza di organi, tessuti e parti ossee concentrando il tuo lavoro e la tua manualità sulle diverse zone del piede, in particolare quando i sintomi del paziente sono a livello della colonna vertebrale. 

I piedi sono sicuramente una zona del corpo molto sensibile pertanto è importante avere un tocco molto delicato, lavorando con sfioramenti, tenendo i piedi ben saldi. Particolare attenzione andrebbe prestata quando entri in contatto con le parti molli. Come abbiamo detto, i movimenti dovranno essere decisi ma tenendo sempre sotto controllo la pressione esercitata.

La parte iniziale del massaggio dovrebbe partire con movimenti che rilassino l’area, e orientando le tue dita inizialmente nei punti angolari e tra le fessure, estendendoti fino alle caviglie. In questo modo crei uno stato distensivo delle tensioni muscolari e predisponi il piede a ricevere il trattamento che segue.

In una seconda fase puoi avviare un lavoro di pressione, alternata a torsione. Con la pratica, l’impegno, la passione e il tempo, diventerai un esperto nella pratica della riflessologia plantare, aiutando i pazienti a ritrovare equilibrio e benessere sul medio e lungo termine. 

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