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C’è chi pratica massaggi generici e chi esegue massaggi da specialista, ricorrendo a tecniche diverse in base ai pazienti che, si sa, non sono tutti uguali. Tu di quale categoria fai parte?

Qualcosa suggerisce che tu non appartenga alla prima e lo dimostra il fatto di ritrovarti tra le righe di questo prontuario, perché probabilmente sei un professionista assetato di nuove informazioni e vuoi costantemente accrescere la tua professionalità.

Quando scegli di intraprendere la carriera di terapista o massaggiatore, compi una scelta che si basa non solo su una mera esecuzione di manovre ma anche su una vera e propria vocazione, con una grande responsabilità di cui sei investito nei confronti del paziente.

Se sei consapevole di questo e intendi comunque portare avanti la tua scelta, allora sei capitato nel posto giusto per te. 

Continuando a leggere troverai una serie di informazioni che riguardano lo sfregamento e la vibrazione, due tecniche che hanno caratteristiche e funzionalità specifiche e che possono essere conosciute più nel dettaglio, nei paragrafi che seguono.

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Il massaggio con sfregamento: in cosa consiste e a quale funzione assolve

Si fa presto a dire di saper eseguire un massaggio ma non è così scontato essere veramente capaci di esercitare le manovre con correttezza, soprattutto considerando che le tecniche sono diverse. Fra le tante c’è lo sfregamento.

Quando esegui un massaggio, lo sfregamento dovrebbe essere una delle prime tecniche che impari ad applicare. 

Si tratta di una tipologia di manipolazione che in parte assomiglia allo sfioramento ma che da questo si differenzia, se si tiene conto della diversa forza ed intensità che la caratterizzano. 

Durante la tecnica dello sfregamento infatti, potrai far scivolare le tue mani sul paziente, lungo la zona interessata, applicando una pressione che varia dai 3 ai 10 kg circa: decisamente più incisiva rispetto alla tecnica dello sfioramento.

La pressione esercitata sul tessuto del ricevente è pari alla spinta: con questo binomio si articola lo sfregamento, che consiste in una tecnica molto utilizzata nelle discipline terapeutiche o di massaggi orientali, in particolare in:

  • Riflessologia plantare
  • Massaggio connettivale
  • Massaggio thailandese 
  • Massaggio ayurvedico
  • Massaggio Tui Na

In seno a queste radici, nasce appunto la tecnica del massaggio con sfregamento, che aiuta a migliorare il drenaggio linfatico e a favorire la circolazione del sangue. 

Quando pianifichi di lavorare con la tecnica di massaggio dello sfregamento, puoi decidere di alternarla ad altre tecniche o di farne l’elemento conduttore di tutta la seduta, in particolare quando hai pazienti di una certa età, quando si tratta di soggetti deboli, quando sono presenti edemi linfatici e osteoporosi nella fase iniziale oppure quando devi lavorare su donne in gravidanza. 

Con queste categorie, meglio procedere con cautela, evitando le tecniche più incisive e che richiedono di esercitare pressione e forza maggiori.

Prima di valutare i benefici che derivano dalla manovra dello sfregamento, passeremo ad approfondire alcune informazioni che riguardano un’altra tecnica di massaggio, vale a dire la vibrazione. 

La tecnica del massaggio con vibrazione: in cosa consiste e a quale funzione assolve

Tra le tecniche base del massaggio possiamo considerare anche la vibrazione, massaggio con funzioni specifiche, come vedremo tra poco. Si tratta di una modalità di manipolazione derivata dal massaggio classico svedese, messo a punto da Pehr Henrik Ling nel 1800.

In linea generale la vibrazione consiste in un movimento di oscillazione che la tua mano di operatore esercita sulla cute del ricevente ma che ha la capacità di avere effetto anche sui tessuti più profondi e sui fasci muscolari.

Attraverso la vibrazione nel massaggio, la funzione principale è quella di portare il paziente a uno stato di rilassamento totale. Tale tecnica si rivela infatti particolarmente efficace in special modo nei pazienti che tendono a restare rigidi e trovano difficoltà nel lasciarsi andare completamente.

Per eseguire il massaggio con vibrazione, occorre posizionare la mano sulla zona da trattare e muoverla come a riprendere l’oscillazione tipica del tremore. Il ritmo e l’intensità di questa tecnica sono alquanto sostenuti e di solito viene praticata con i polpastrelli ma anche con tutta la mano. Nei soggetti più sensibili, il ritmo resta comunque sostenuto ma l’intensità può essere ridotta, in misura del livello di tolleranza del paziente. 

Le zone maggiormente interessate dalla tecnica dello sfregamento sono di solito i glutei, le cosce e i polpacci e tale tecnica costituisce un punto di partenza o di riferimento nel:

La durata della vibrazione non è particolarmente lunga in quanto considerata molto impegnativa per l’operatore che la esegue. 

Come eseguire i movimenti del massaggio con vibrazione

Il movimento da esercitare va in senso longitudinale, rispetto alle fibre di un muscolo, quando per esempio è contratto. Se si tratta invece di lavorare sugli arti, il movimento sarà di vibrazione e scuotimento di mani o piedi (a seconda che si lavori sugli arti inferiori o superiori).

È bene sapere che maggiore sarà la velocità e più intenso e piacevole sarà il senso di benessere del paziente. 

In base alle aree trattate, tale tecnica potrebbe variare lievemente. Ad esempio la vibrazione sulla schiena e sul braccio andrebbe eseguita soprattutto su pazienti giovani o sportivi, e non prolungata oltre il minuto di tempo. Puoi procedere con la mano sulla regione sacrale e puntare le dita verso la nuca, eseguendo movimenti veloci di vibrazione che donano una sensazione di piacere al paziente.

In alternativa la mano può essere posizionata sui muscoli paravertebrali, stimolando in profondità i tessuti. Altra tipologia di intervento sulla schiena può essere quella nel corso della quale poni la mano sulla scapola, dando un profondo beneficio ai muscoli afferenti a quest’area. 

Con il massaggio con vibrazione, viso, addome e gambe richiedono grande cautela, specialmente riguardo alle pressioni che non devono essere eccessive né provocare dolori, fastidi o disagi nel paziente. Con le gambe, la mano si posiziona sulla coscia e le dita protendono verso i glutei. Questo movimento aiutare i muscoli a rilassarsi. Stesso discorso anche per il polpaccio, dove potrai lavorare meglio posizionando un cuscino sotto alla caviglia del paziente. In tal modo la zona andrà in lieve flessione e la tensione dei muscoli si potrà allentare meglio.

La vibrazione sull’addome, invece, contribuirà a migliorare la peristalsi, purchè non si esageri con la pressione. 

Sul viso la vibrazione segue movimenti veloci e brevi tramite l’uso dei polpastrelli, in particolare su:

  • La fronte
  • La zona ai lati del naso
  • Il contorno della bocca
  • Il mento

Sfregamento e vibrazione nel massaggio: quali sono i benefici e quali le controindicazioni

In parte abbiamo già affrontato l’aspetto dei benefici che derivano dalla tecnica del massaggio con vibrazione. In questa sede proveremo comunque ad analizzarli più nel dettaglio.

Tra i benefici principali, il massaggio con vibrazione aiuta a rilassare il ricevente non solo dal punto di vista muscolare, ma anche da un punto di vista psicologico. La vibrazione è un tipo di massaggio che ha la capacità di agire a fondo sulle terminazioni nervose, donando un piacevole effetto rilassante e sedativo.

Utile nel recupero delle contratture muscolari e nel raggiungimento dello stato di calma in caso di eccitabilità eccessiva. Correttamente eseguita, la vibrazione contribuisce anche a inibire le cellule del dolore.

Se il paziente ha cicatrici o aderenze, con la vibrazione si può sensibilmente ridurre l’insorgenza di fenomeni estetici come ad esempio le smagliature. 

Ideale, inoltre, quando viene eseguito su pazienti che tendono a restare rigidi e faticano nel riuscire a rilassarsi.

Oltre ai vari benefici ci sono da segnalare alcune circostanze nelle quali sarebbe meglio non intervenire con la tecnica della vibrazione. 

Per esempio meglio evitarla quando il paziente ha condizioni di tessuti su cui siano presenti dolore o infiammazioni oppure quando vi siano infezioni cutanee in corso, che potrebbero essere trasmesse all’operatore stesso. Infine sarebbe meglio non ricorrere alla vibrazione con i pazienti che hanno un tessuto cutaneo poco elastico: potresti causare infatti piccoli traumi o dolori.

Sicuramente la vibrazione rappresenta una tecnica versatile e di grande beneficio, purchè eseguita a regola d’arte e per mezzo di mani esperte e affidabili. Per tale ragione non è da sottovalutare l’importanza di dedicare il giusto studio e acquisire così le competenze minime che permettono di lavorare con professionalità ed evitare danni al paziente. 

Ultimo ma non ultimo non va dimenticato che la vibrazione è la tecnica ideale con cui avviare una sessione di massaggio, proprio per la sua capacità di aiutare il paziente a raggiungere un livello di rilassamento che gli permette di ricevere al meglio le tecniche che seguiranno. 

Compete naturalmente alla tua esperienza e capacità, riuscire a mettere a punto un programma di trattamento tale da calzare alla perfezione sul paziente che si rivolge a te.

La vibrazione come tecnica di massaggio è in grado di garantire molti vantaggi se a esercitarla è un operatore capace e mosso dalla voglia di fare bene il proprio lavoro. La competenza infatti eviterà il rischio di causare spiacevoli conseguenze nel paziente e favorirà una serie di risultati benefici per i quali il paziente ti sarà a lungo grato. 

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