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In questo articolo non parliamo di come trovare lavoro ma di vendita elettromedicali per fisioterapia.

Se ne sente molto parlare e solo i professionisti sanno realmente di cosa si tratta quando si parla di strumenti elettromedicali per la fisioterapia. Questi strumenti, infatti, sono di uso comune per molti fisioterapisti “a parte me che utilizzo solo le mani :)” Ma che cosa sono?

Vendita elettromedicali per fisioterapia: cosa sono?

Secondo la Norma CEI 62 comma 5, è possibile definire come apparecchi elettromedicali quegli apparecchi elettrici che, combinati tra loro, permettono di curare i pazienti attraverso il trasferimento di energia da e verso il paziente. Inoltre, devono essere dotati di alcune caratteristiche:

  • Sono dotati di una connessione ad una particolare rete;
  • Devono svolgere determinate attività come la diagnosi, il trattamento o il monitoraggio dei pazienti e devono compensare, lenire una malattia e apportare miglioramenti a lesioni o specifiche menomazioni.

Spesso accade che le apparecchiature elettromedicali siano confuse con le apparecchiature da laboratorio, attrezzature, in realtà, abbastanza distanti in quanto svolgono il compito di “ misurare, indicare, sorvegliare od analizzare sostanze e comprendono le apparecchiature di diagnostica in vitro”. (CEI 66 comma 5)

 

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Vendita elettromedicali per fisioterapia: i trattamenti elettromedicali più diffusi

Ad oggi, all’interno degli studi fisioterapici, gli strumenti elettromedicali più diffusi sono:

  • Tecarterapia;
  • Laserterapia;
  • Hydrofor Biomolecular Transfer
  • TENS;
  • Trattamento con gli ultrasuoni;
  • La Diadinamica e le  diadinamiche;
  • Magnetoterapia.

elettromedicali fisioterapia

Vendita elettromedicali per fisioterapia: definizione e benefici

Gli strumenti elettromedicali sono utilizzati, in ambito fisioterapico, per curare e migliorare la salute e il benessere psicofisico dei pazienti.

Diverse sono le indicazioni e i benefici che si pone ciascun apparecchio, il cui obiettivo è, comunque, migliorare l’aspetto antalgico, ovvero ridurre o alleviare totalmente il dolore. Allo stesso modo, questi strumenti si rivelano efficaci strumenti antinfiammatori e antiedemigeni.

La Tecarterapia

Non sempre disponibile nei centri fisioterapici normali, la tecarterapia è uno strumento molto conosciuto e in alcuni casi molto efficiente.

Questo apparecchio, infatti, stimola l’energia a partire dai tessuti biologici (in quanto nasce dalla constatazione che ogni patologia osteo-articolare possa rallentare e modificare i processi biologici posti alla base della riparazione del danno subito, attivando naturali processi riparativi e antinfiammatori).

Applicata inizialmente nel mero ambito sportivo, la tecarterapia permette di :

  • Stimolare la microcircolazione;
  • Aumentare la vasodilatazione;
  • Aumentare la temperatura endogena.

Inoltre, permette di ottenere buoni risultati per la cura di queste patologie:

  • Artropatie causate da patologie autoimmuni;
  • Condropatia rotulea;
  • Coxartrosi e coxalgie;
  • Epicondilite;
  • Fascite Plantare;
  • Cervicalgia e Cervicobrachialgia;
  • Lesioni traumatiche di tipo acuto;
  • Lombosciatalgia;
  • Sindrome del Tunnel Carpale;
  • Tendiniti di varia origine.

La Laser terapia

La Laserterapia è la strumentazione attraverso cui è possibile porre rimedio e curare diversi malesseri legati a molti ambiti medici.

La sua azione si svolge in maniera semplice: il raggio laser entra nei tessuti, causando una risposta biochimica sulla membrana cellulare che permette il miglioramento e l’aumento del drenaggio linfatico nonché l’attivazione della microcircolazione.

Inoltre, questa attività svolge:

  • Un effetto antidolorifico;
  • Effetti antinfiammatori, causati dall’aumento della soglia di percezione delle terminazioni nervose;
  • Un’azione antiedemigena poiché modifica la pressione idrostatica intracapillare.

Hydrofor Biomolecular Transfer

Il nuovo metodo Hydrofor Biomolecular Transfer permette il trasporto delle molecole di vari medicinali, sia di origine fitoterapica che omeopatica, sostituendosi alle classiche iniezioni.

Il macchinario, infatti, come una sorta di siringa virtuale, sostituisce l’ago attraverso correnti pulsate e modulate che, insieme al gel, consentono una profonda penetrazione dei principi attivi.

L’ Hydrofor Biomolecular Transfert permette, quindi, di:

  • Accellerare i tempi di guarigione e del raggiungimento del risultato terapeutico;
  • Aumentare la durata dell’azione farmacologica;
  • Permettere la ripresa dell’attività sia funzionale che motoria in breve tempo.

TENS

Tens è l’acronimo di TransCutaneous Electrical Nerve Stimulation, ovvero la stimolazione elettrica nervosa transcutanea e consiste nell’esecuzione di lievi impulsi elettrici sull’epidermide.

E’ considerata una terapia complementare al controllo e alla risoluzione di alcune condizioni dolorose acute o croniche nonché utile a contrastare molti sintomi legati a diverse tipologie di malessere.

La terapia con gli ultrasuoni

Gli ultrasuoni rappresentano uno strumento molto utile: la diffusione ultrasonora, infatti, produce un effetto pulsante meccanico e termico che permette di facilitare ed esaltare gli scambi cellulari.

La terapia si svolge attraverso due tecniche di applicazione:

  • Il trattamento a contatto diretto. Questo metodo si svolge spalmando una sostanza grassa sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio in maniera tale da permettere una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore.
  • Il trattamento a contatto indiretto, invece, si realizza per mezzo dell’acqua. La parte da trattare è immersa nell’acqua tiepida contenuta in una bacinella, mentre la testina è tenuta distante dalla cute 1 cm e l’erogazione è in genere di 3 w/cm2. . Generalmente, questo tipo di trattamento è eseguito nelle zone irregolari del corpo come i gomiti, i malleoli, le mani.

La terapia con gli ultrasuoni permette di godere di una serie di benefici come la biostimolazione cellulare e un’azione rilassante nei confronti delle strutture muscolari e può essere utilizzata per curare:

  • Le tendinopatie e tendiniti;
  • Le forme artrosiche;
  • Le cicatrici ad evoluzione cheloidea;
  • Edemi, contusioni, distorsioni.

Diadinamica e correnti diadinamiche

Le correnti diadinamiche sono formate da onde realizzate da impulsi unidirezionali e si ottengono attraverso corrente elettrica a bassa frequenza.

Generalmente, la terapia delle correnti diadinamiche è realizzata attraverso due elettrodi di grandezza diversa a seconda dell’area da trattare e regolati in base alla soglia di percezione dello stimolo e della soglia del dolore del paziente.

Il trattamento, generalmente, ha una durata di 10 minuti e svolge diverse azioni come l’effetto analgesico, trofico ed eccitomotorio.

Questa terapia è indicata per:

  • I casi di tendinite;
  • Postumi dolorosi e traumi articolari;
  • Artropatie acute e croniche;
  • Algie muscolari.

Magnetoterapia

La Magnetoterapia è una tecnica che sfrutta i campi magnetici per curare e riabilitare il paziente. Generalmente, è un trattamento utilizzato per:

  • Aiutare la rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei;
  • Migliorare la circolazione sanguigna;
  • Stimolare la produzione di endorfine del sistema neurovegetativo per ridurre il dolore nonché l’infiammazione.

Le sintomatologie a cui è possibile porre rimedio tramite l’utilizzo della magnetoterapia sono:

  • Le fratture ossee;
  • Idolori articolari e muscolari;
  • L’artrosi e l’artrite reumatoide;
  • Le lesioni della cartilagine articolare;
  • La fibromialgia.

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