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Negli ultimi anni gli operatori nel settore dei massaggi hanno sempre più ricercato metodi alternativi alla medicina tradizionale per alleviare, lenire e prevenire dolori, fastidi e altri tipi di disagi del corpo che potrebbero mettere in discussione, anche se per un breve periodo di tempo, la qualità della vita del paziente.

Tra i vari metodi di trattamento nel corso degli ultimi anni si è sempre più diffuso nei paesi occidentali un tipo di terapia alternativa, dalle radici molto antiche e conosciuta nei Paesi dell’estremo oriente e ritenuta tanto affidabile quanto funzionale: la pratica della riflessologia plantare. 

Tale pratica, infatti, nasce diverse migliaia di anni fa in Cina, per poi diffondersi molto rapidamente in altri Paesi orientali come ad esempio l’Antico Egitto e l’India. 

Alla base della pratica della riflessologia del piede possono essere riscontrati vari tratti della filosofia olistica. Secondo questo pensiero il corpo umano racchiude in sé diversi flussi di energie vitali che, scorrendo, generano nell’individuo armonia ed equilibrio, creando uno stato generale di benessere. 

Nel momento in cui tali flussi energetici siano ostruiti o subiscano una interruzione oppure un rallentamento, nascono nel corpo squilibri e disarmonie, facilmente risolvibili facendo ricorso alla riflessologia plantare. In particolare andremo a vedere perché questa pratica viene svolta proprio sul piede e in quali casi si prende in considerazione la riflessologia plantare per il mal di testa.

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Il piede ed il corpo: scopri tutte le interconnessioni

È un dato di fatto innegabile e universalmente dimostrato: attraverso il piede passano tutte le terminazioni nervose collegate al resto del corpo. Ed è proprio per questa ragione che tale pratica si concentra quasi esclusivamente sulla zona plantare: agendo sul piede è possibile, per un operatore capace e specializzato, raggiungere ogni parte, ogni apparato ed ogni organo del corpo, aiutando di conseguenza il paziente nel processo di guarigione.

I risultati di un massaggio riflessologico possono essere ottenuti grazie alla pressione che, eseguita in determinati punti nella zona del piede, è appunto in grado di risolvere problemi originati dagli organi interni (come ad esempio degli squilibri epatici) o permette di alleviare anche disturbi fastidiosi come, ad esempio, il mal di testa. Sulla riflessologia plantare per mal di testa troverai di più nel prossimo paragrafo.

Mal di testa e riflessologia plantare: in che modo interagiscono

Come appena accennato, è possibile, mediante tecniche specifiche e specializzate, agire tramite le terminazioni nervose del piede sulla riflessologia della testa, permettendo quindi di alleviare e risolvere il dolore. 

Il mal di testa può avere molteplici cause, non sempre riconducibili semplicemente al concetto di stress come spesso si pensa. 

In molti casi, infatti, questo disturbo è una manifestazione del corpo di blocchi di energia, come già accennato in precedenza. Queste stasi o blocchi possono essere causati da squilibri funzionali degli organi interni. 

Dietro quello che appare come un banale mal di testa, quindi si possono manifestare altri sintomi come difficoltà digestive, rallentamenti della funzione del fegato, ritenzione idrica e costipazione. 

Parlando di riflessologia per il mal di testa, in questo caso, è necessario soffermarsi su un aspetto fondamentale, molto importante per questa pratica orientale: la mappa del piede. Quest’ultima è un punto fondamentale per chi svolge la tua professione perché permette di capire quali aree del piede influiscono ed agiscono sulle varie zone del corpo. 

Grazie alla mappa del piede, quando si parla di riflessologia per il mal di testa, da operatore saprai perfettamente in quali punti applicare pressione per aiutare il tuo paziente. 

Riflessologia e mappa del piede

In particolare, da esperto nella pratica riflessologica è possibile indirizzare la terapia verso alcuni organi piuttosto che in corrispondenza di altri, a seconda di sintomi che il paziente presenta. 

Questi sono alcuni esempi di terminazioni nervose passanti per i piedi:

  • I fasci nervosi del fegato sono situati nel piede destro, nella regione plantare. È una zona molto ampia, infatti comprende il terzo, quarto e quinto dito. In questo caso, da specialista effettuerai un massaggio verticale, dal basso all’alto.
  • I fasci nervosi del colon possono essere localizzati su entrambi i piedi, in un tratto continuo. In particolare, i nervi del colon ascendente si trovano sul piede destro, nella parte di regione plantare che tendo verso l’interno del piede. Da specialista nella riflessologia per il mal di testa eseguirai un massaggio verticale, che va dal basso verso l’alto. La parte di colon discendente, invece, viene sollecitata mediante dei nervi che si trovano nel piede sinistro, nella regione plantare laterale. Il relativo massaggio si svilupperà dall’alto verso il basso.
  • I fasci nervosi della vescicola biliare si trovano nel piede destro, al centro della regione plantare in corrispondenza del quarto dito del piede. Lavorando su questa parte di nervi, da massaggiatore dovrai prestare molta attenzione in quanto è un punto molto sensibile e, di conseguenza, può essere molto dolente in caso di pressione eccessiva. 

Mal di testa, riflessologia e muscoli: cosa dovresti sapere

È bene sapere che il mal di testa, oltre che per problemi agli organi, può essere originato anche da problemi di tipo muscolo-tensivo, coinvolgendo quindi la zona cervicale e dorsale.

Grazie alla riflessologia plantare, però, da specialista sei in grado di operare a livello scheletrico e muscolare sulle aree della mappa del piede corrispondenti, riducendo quindi la cefalea. 

Le posture scorrette, sempre più spesso conseguenza di molto tempo trascorso davanti al computer o alla guida, sono causa, mediamente nelle persone al di sopra dei cinquant’anni, di tensioni dei muscoli all’altezza delle scapole e delle spalle. Tali tensioni, nel corso del tempo, si proiettano sul collo per poi arrivare velocemente alla testa e dando quindi origine a emicranie che possono essere più o meno intense. 

In questo caso, le parti interessate dalla cattiva postura nella cura del mal di testa con la riflessologia plantare sono:

  • La parte mediale esterna all’altezza dell’alluce
  • L’arcata plantare

Queste due zone del piede rappresentano, da un punto di vista visivo, la colonna vertebrale e tutte le sue curvature. 

Per riuscire a trattare il mal di testa con la riflessologia, da esperto professionista potrai trattare gli alluci nelle zone sopracitate, in cui sarà possibile individuare le contratture e le tensioni cervicali e trattarle in maniera indiretta. 

Per quanto riguarda la zona dorsale, lombare e coccigea, da operatore seguirai l’andamento del primo metatarso e qui applicherai delle pressioni non troppo intense, per evitare di fare del male al paziente. 

Proprio per evitare di rischiare di infliggere dolore al paziente, solitamente, gli specialisti del settore trattano la zona interessata con un movimento del pollice denominato “a lombrico”, il quale permette di esercitare una pressione non troppo forte per evitare di fare male al paziente ma neanche troppo leggera in quanto la terapia potrebbe risultare inutile se le terminazioni non vengono sollecitate abbastanza. 

Oltre alla forza con cui si applica la pressione, è importante che quest’ultima sia esercitata in maniera costante.  

Per poter curare il mal di testa, tuttavia, vi sono casi un cui non è possibile ricorrere alla riflessologia plantare ma puoi eseguire quella sulla mano. 

Riflessologia della mano e caratteristiche principali

Proprio come in quella plantare, anche la riflessologia della mano si basa sull’idea che a determinate aree di questo organo corrispondano articolazioni, organi e fasce nervose.

Al contrario della riflessologia plantare, però, in questo caso c’è da fare una precisazione: non esistono fondamenti scientifici che dimostrino l’effettiva valenza di questa pratica, anche se da molti secoli viene, proprio come quella del piede, utilizzata per la cura di problemi come l’asma, la cattiva digestione, il mal di schiena ed il mal di testa. 

Non essendoci, un vero e proprio fondamento scientifico a sostegno di questa pratica, molti riflessologi hanno proposto varie teorie nel tentativo di dare una spiegazione ai vari meccanismi che permettono alla riflessologia della mano di funzionare.  

Tra queste, quelle considerate più valide sono:

  • La teoria del drenaggio linfatico, secondo cui, grazie alla riflessologia della mano si andrebbe a stimolare il sistema omonimo. Come è noto, questo sistema serve ad eliminare dal corpo eccessi di fluidi, tossine e scorie presenti nell’organismo. Stimolandolo, funzionerebbe più velocemente e permetterebbe, di conseguenza, una maggior eliminazione di tossine.
  • La teoria della stimolazione nervosa, fondata sulla stessa idea della riflessologia del piede, ovvero che esista un collegamento di nervi tra le varie zone della mano e i sistemi del corpo umano. Questa teoria, al contrario di quella riguardante la zona plantare, non è stata dimostrata.
  • La teoria della risposta psicologica, basata su quello che in psicologia viene definito “effetto placebo”. Secondo chi sostiene questa teoria, infatti, la riflessologia della mano è un valido aiuto per la mente nell’affrontare i disturbi ed i dolori fisici.

Riflessologia della mano e mal di testa

Questa tecnica, come quella plantare, ha origini orientali, e più precisamente thailandesi. Secondo questa pratica, i fasci nervosi della testa sono collocati nella seconda falange del pollice. 

La riflessologia della mano per la cura del mal di testa non è una pratica difficile da eseguire e consiste nel lavorare prima sulla mano sinistra e poi sulla destra, nel punto corrispondente alla testa nella mappa della mano, ossia verso la punta del pollice.

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