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Massaggio connettivale e dintorni: avresti sempre voluto avere a portata di mano una guida che raccogliesse in un’unica sede tutte le informazioni relative al massaggio connettivale? Bene! C’è una buona notizia per te, perché l’hai trovata!

È probabile che tu sia un operatore del settore già da tempo, oppure stia pensando di avviare la professione, cominciando con il prepararti al meglio.

I pazienti sono sempre più informati (e non sempre in maniera corretta), per tale ragione oggi più che mai sono richieste, da parte di chi lavora in questo campo, competenze sempre maggiori e conoscenze approfondite in molti ambiti.

Non basta più saper eseguire “meccanicamente” un massaggio, che sia olistico, orientale, shiatsu o posturale, è necessario conoscere a fondo le tecniche più adatte caso per caso, perché ogni paziente ha esigenze differenti. Occorre anche avere nozioni che spaziano dalla fisiologia all’endocrinologia, dalle scienze neurologiche ai fondamenti della psicologia.

Proprio per questa ragione, potrai utilizzare questo semplice e pratico vademecum, con il quale esplorare tutti i dettagli del massaggio connettivale.

Stai per conoscere non solo le tecniche di base del massaggio ma anche gli ambiti applicativi: andremo nel dettaglio, approfondendo come gestire il massaggio del tessuto connettivo in base alle diverse zone del corpo.

Al termine, sicuramente saprai molto di più riguardo al trattamento connettivale e alle sue caratteristiche.

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Massaggio del tessuto connettivo: riepilogo del tessuto connettivo

Innanzitutto il trattamento connettivale è una tipologia di manipolazione che si rivolge al tessuto connettivo. Sicuramente è utile ricordare che il tessuto connettivo assolve alla funzione di supportare, sostenere, nutrire e collegare i tessuti dei vari organi del corpo umano.

Esso è formato da cellule e da una componente extracellulare, che può essere:

  • Fluida (come nel caso del sangue e della linfa)
  • Solida (che agevola lo scorrimento vascolare)
  • Calcificata (come nel caso del tessuto osseo)

La matrice extracellulare è composta da sostanza amorfa e da fibre. Il tessuto connettivo può essere dunque di varie tipologie: lasso, fibroso ed elastico.

Il tessuto lasso è formato essenzialmente da collagene e la sua funzione è quella di avvolgere gli organi, distanziandoli dagli altri limitrofi.

Il tessuto fibroso si presenta di struttura più densa, ed è formato da collagene, fibrina e elastina. La sua funzione è quella di connettere ossa e muscoli fra loro, come nel caso dei tendini.

Il tessuto connettivo elastico è formato in prevalenza da elastina ed è perciò particolarmente elastico (v. per esempio i legamenti).

Cerchiamo adesso di approfondire la conoscenza del massaggio connettivale più accuratamente, passando dalle sue caratteristiche principali alle tecniche con cui viene eseguito; dai casi in cui è consigliato ricorrervi ai vantaggi principali di questa specifica tipologia di trattamento.

Una guida approfondita su tutto quello che è racchiuso all’interno dell’affascinante mondo del massaggio connettivale.

Massaggio connettivale: in cosa consiste e quali benefici apporta

Da come ti sarà evidente, il massaggio connettivale si esegue trattando anche i tessuti in profondità, ovvero lavorando proprio sul tessuto connettivo.

La manipolazione è infatti orientata direttamente sul tessuto e viene eseguita con pressioni e ritmica specifiche. Talvolta viene svolto con grande energia e ha lo scopo di migliorare le condizioni del paziente, rispetto a determinati disturbi ma è anche in grado di agire su organi e tessuti molto in profondità.

Per questa ragione il massaggio connettivale profondo è anche considerato un metodo di trattamento strettamente legato al concetto di riflessoterapia. La ragione, come puoi facilmente intuire, risiede proprio nella sua capacità di stimolare alcune parti del corpo, pur non agendo direttamente su di esse.

In altre parole lavorare sul tessuto connettivo permette di raggiungere zone riflesse (come tessuti più profondi o organi) che presentano disturbi ma che sono localizzate altrove rispetto a dove avviene la manipolazione.

Un veloce passo indietro nella storia, ci svela che il massaggio del tessuto connettivo è un metodo di trattamento messo a punto dalla fisioterapista tedesca Dicke, nel 1929. La Dicke si vide coinvolta in prima persona in alcuni disturbi nella zona delle gambe dovuti a problemi di circolazione, che le stavano costando un’amputazione degli arti inferiori.

Difronte alla convivenza con dolori molto acuti e constatando l’inspessimento della pelle, esercitò su se stessa delle trazioni, con l’intento di alleviare il dolore e trovare sollievo.

Si accorse che l’auto trattamento costante e giornaliero le stava portando giovamento, tanto da assistere alla graduale scomparsa del dolore ma anche dell’inspessimento cutaneo, grazie al fatto che il sangue nell’area interessata stava riprendendo a circolare in maniera regolare.

Le gambe iniziarono quindi un processo di guarigione che le poté evitare l’amputazione.

Tale esperienza fu poi approfondita e trasformata in un metodo scientifico, grazie al lavoro dei medici Veil, Leube e Kohlrausch i quali dedicarono molto tempo allo studio delle tecniche che avevano permesso a Elisabeth Dicke di guarire, mettendo poi a punto quello che veniva definito il massaggio connettivale Dicke.

Dall’epoca in cui il massaggio connettivale divenne a tutti gli effetti un metodo di trattamento, questa pratica si è notevolmente arricchita ed evoluta, tanto da meritare nei prossimi paragrafi, una descrizione più approfondita in base alla zona del corpo interessata al trattamento.

Il massaggio connettivale viso: un metodo efficace anche per contrastare i segni di invecchiamento della pelle

Il massaggio connettivale viso è una delle tante pratiche con cui è possibile esercitare la manipolazione sui tessuti connettivi. Molti fattori incidono sull’elasticità e la tonicità della pelle del viso, primo fra tutti lo stress e in generale le tensioni o i ritmi frenetici che caratterizzano ormai la vita di tutti.

Si tratta di cause che accelerano l’invecchiamento della pelle, che va quindi contrastato attraverso il trattamento più adeguato.

Da operatore del settore puoi fare moltissimo in tal senso. Combattere i segni del tempo o le conseguenze dello stress, che si presentano sul viso dei tuoi pazienti, è possibile attraverso la tecnica di massaggio connettivale. Si rivela davvero efficace nel mantenere la pelle tonica e soda.

In particolare alla pratica del massaggio connettivale del viso, la dottoressa Payot dedicò moltissimo tempo, mettendo a punto una serie di manovre, esattamente 42, in grado di stimolare in maniera differente la pelle.

Tale tipologia di massaggio è infatti in grado di garantire al paziente:

  • La distensione della pelle dalle tensioni
  • Il rassodamento
  • Il mantenimento della pelle tonica e luminosa

La manipolazione alterna movimenti di levigatura a delicate pressioni, che mirano a riattivare la circolazione del sangue e che si estendono fino alla regione cervicale.

Il massaggio connettivale viso avviene attraverso varie fasi, che partono dall’uso del palmo per riscaldare l’area e riattivare la vascolarizzazione; procedendo quindi con movimenti circolari che comprendano fronte, mandibola, collo, orecchie. Tali movimenti permettono la stimolazione degli adipociti che danno tono al viso.

La ripresa di una corretta vascolarizzazione, aiuta a tonificare i muscoli del viso e a ridare luminosità alla pelle.

Lievi picchiettamenti e leggere pressioni, sono estremamente efficaci per stimolare il sistema linfatico e per riattivare la circolazione del sangue.

Il massaggio connettivale gambe: tutti i dettagli utili e i benefici

Il massaggio connettivale gambe: in cosa consiste e perché viene eseguito? Da operatore del settore sicuramente la zona delle gambe sarà per te di grande interesse,         quando si parla di massaggio connettivale.

Le gambe sono sottoposte a continuo impegno, sia se il paziente è uno sportivo che pratica attività intensiva, sia se il paziente conduce ritmi di vita estremamente sedentari.

In entrambi i casi, infatti, la circolazione del sangue può essere soggetta a problematiche di vario tipo e un massaggio connettivale può rivelarsi la soluzione ideale.

Gli effetti benefici di questa tipologia di massaggio sono molteplici, e fra di essi:

  • La riattivazione della vascolarizzazione
  • La riattivazione dell’ossigenazione dei tessuti, soprattutto di quelli più in profondità
  • La riattivazione dei processi metabolici
  • L’incremento di produzione di collagene, estremamente importante per l’elasticità e il tono dei tessuti
  • La riduzione dei cuscinetti di adipe, che si accumula sotto pelle

Il massaggio del tessuto connettivo è di grande aiuto nella riossigenazione dei tessuti, specialmente nei casi in cui siano presenti episodi di cellulite, come vedremo fra poco.

La tecnica si svolge smuovendo i tessuti con le dita e soprattutto utilizzando pollice e indice, attraverso dei movimenti simili a pizzicamenti.

Il massaggio connettivale interno coscia e gambe in generale risulta essere quindi un trattamento dai tanti benefici, con pazienti di varie tipologie. Tuttavia da operatore puoi aiutare il paziente a recuperare il suo stato ottimale di forma fisica, anche attraverso alcuni suggerimenti.

Affiancare al trattamento manuale un corretto regime alimentare e lo svolgimento di regolare attività fisica, infatti, aiuterà il paziente a mantenere più a lungo i benefici che derivano dal tuo intervento in qualità di specialista.

Inoltre non bisogna sottovalutare che un massaggio connettivale gambe correttamente eseguito, è in grado di assicurare anche benessere sotto il punto di vista psichico, soprattutto nei pazienti con forti stati di stress.

Massaggio connettivale cellulite: quali risultati si possono raggiungere

La tua competenza di operatore in materia di massaggi connettivi, si evidenzia nel saper valutare quando eseguirli, in quali casi o con quali pazienti.

Abbiamo accennato poco fa alla possibilità di ricorrere alla manipolazione connettivale quando ricevi la richiesta di aiuto da parte di pazienti che presentano fenomeni di cellulite.

Puoi davvero essere d’aiuto? In che modo agire difronte a casi di cellulite? Il massaggio connettivale ha, fra le principali caratteristiche, quella di riattivare la circolazione del sangue, favorendo il ripristino di una corretta ossigenazione dei tessuti.

Si tratta proprio di due elementi chiave per contrastare il fenomeno cellulite. La cosiddetta pelle a buccia di arancia è spesso causata da condizioni di ritenzione idrica ed è sede di gonfiore nell’area interessata.

Un massaggio correttamente eseguito aiuta a far rientrare il gonfiore, riattivando appunto la vascolarizzazione e a sciogliere gli accumuli di grasso, tipici della cellulite. I cuscinetti di grasso accumulati possono sciogliersi con un ciclo di diverse sedute.

Il risultato di un lavoro svolto con competenza e professionalità è il ritorno dei tessuti a uno stato di compattezza.

Naturalmente anche in questo caso il tuo ruolo di professionista non si limita alla manipolazione sul paziente, ma prosegue nel fornirgli strumenti adeguati al mantenimento della sua forma ottimale. Non va mai sottovalutata l’importanza di una corretta alimentazione e di seguire con regolarità esercizio fisico.

Massaggio connettivale schiena: come eseguirlo, dalle tecniche ai casi

Operare nel settore dei massaggi non può certo non tenere conto di una delle zone del corpo maggiormente soggette a problematiche e dolori. Si tratta della schiena, che probabilmente è la zona su cui i tuoi pazienti lamentano più di ogni altra disturbi e disfunzioni.

Specifiche manipolazioni permettono al paziente di ritrovare benessere e sollievo, in special modo quando si presentano condizioni particolarmente acute o critiche.

Manipolare il tessuto connettivo a livello della schiena in molti casi significa sortire effetti positivi riflessi. Con interventi mirati e competenti, infatti, puoi raggiungere organi e muscoli delocalizzati, rispetto alla schiena stessa, agendo molto in profondità.

Condizioni di pazienti con problemi che riguardano sia i muscoli che le articolazioni possono sicuramente essere risolte con il massaggio connettivale schiena. Fra i tanti casi di applicazione di questa tipologia di massaggio, ecco alcuni esempi su cui intervenire:

  • Diverse disfunzioni afferenti al tessuto connettivo
  • Disturbi che sorgono in seguito a posture scorrette, specie se ripetute nel tempo
  • Tensioni afferenti ai muscoli e contratture
  • Problemi che limitano la mobilità delle articolazioni
  • Dolori di varia natura e intensità, da quelli lombari a quelli cronici, ecc…

Naturalmente gli atleti sportivi di tutti i livelli sono fra le categorie a cui può essere proposto un ciclo di trattamento di tale tipologia, anche per fini riabilitativi.

I risultati di un massaggio connettivale schiena sono evidenti già dalle prime sedute e sebbene un ciclo di trattamento completo richieda più sessioni, i benefici si avvertono su diversi fronti.

Quali benefici apporta il massaggio connettivale

Quello che segue è un elenco dei più importanti, che per il paziente rappresentano una vera e propria svolta verso il ritrovamento del benessere:

  • Il dolore a livello di muscoli e articolazioni viene sensibilmente ridotto, già dopo la prima seduta.
  • Le tensioni vengono allentate, con un senso di rilassamento generale avvertito in particolar modo in quei pazienti con forti carichi emotivi e di stress. Ansie e tensioni a livello psicologico si alleggeriscono, infatti, già dalle prime sedute.
  • Il livello di mobilità migliora fin da subito, permettendo al paziente di riprendere ritmi di vita considerati normali, laddove gli era impossibile o limitato il movimento di determinate aree del corpo.
  • Ritrovamento di una corretta postura e mantenimento nel tempo di tale acquisizione.
  • Ripresa di un regolare e corretto flusso vascolare con conseguente recupero della ossigenazione dei tessuti.

Come già accennato (ma è consigliabile sottolinearlo ancora una volta), pur trattandosi di benefici che il paziente avverte già dalle prime manipolazioni, è sempre meglio proseguire il trattamento con sedute successive alla prima, affinché gli effetti siano duraturi e nel tempo si consolidino ulteriormente.

In che modo si svolge la tecnica del massaggio connettivale

La tecnica di massaggio connettivale si svolge, ovviamente, a mano libera e utilizzando principalmente polpastrelli, pollice, indice e nocche della mano. In certi casi particolari e in zone specifiche, come la schiena per esempio, da operatore utilizzerai anche i gomiti e gli avambracci.

Le tecniche di intervento principali sono tre, vale a dire:

  • Manovra della fascia
  • Manovra di scollamento
  • Manovra cutanea

La manovra della fascia evoca nel paziente una sensazione di fenditura della pelle e talvolta è anche origine di una sensazione di fastidio o dolore che in genere tende a passare nel giro di qualche ora o in un paio di giorni.

La manovra di scollamento, come suggerisce la parola stessa, consiste nel sollevare la pelle, mettendola in trazione, servendosi di pollice e indice della mano.

La manovra cutanea prevede anch’essa la messa in trazione a livello cutaneo e si esegue con l’indice della mano.

Quante sedute prevedere per completare un ciclo di completo? Difficile a dirsi, perché dipende dal paziente e dalle sue condizioni. Una seduta ha comunque la durata media di circa un’ora e di certo, una volta che il massaggio connettivale diventerà familiare per te, sarai in grado di stabilire tempistiche, modalità e percorsi da seguire con e per il paziente.

A cosa ci si riferisce quando si parla di massaggio neuroconnettivale

Di sicuro da operatore del settore, alla ricerca di nuove conoscenze e stimolato dalla voglia di una costante crescita professionale, avrai diverse volte notato che a questa branca dei massaggi viene associato l’aspetto neuro connettivale.

Che rapporto esiste dunque tra manipolazione e neuro connettività? Il rapporto è di forte correlazione, proprio perché il massaggio neuroconnettivale è una tecnica che fonda le sue basi nel legame stretto fra l’apparato locomotore e la fascia. Quest’ultima, come di certo saprai già, è la rete che tiene legati fra loro muscoli, ossa, nervi, articolazioni e organi.

Per tale ragione può capitarti nell’esercizio della tua professione, di lavorare in un punto specifico del corpo e sortire effetti benefici in aree o regioni spesso molto profonde dell’organismo.

Dolori, traumi e altre disfunzioni a livello organico, osseo o articolare sono infatti riflessi sul tessuto connettivo ed è per questa ragione che la manipolazione degli stati cutanei più profondi può avere impatti molto decisivi sull’equilibrio di organi e strutture di sostegno.

Lavori manuali basati su frizioni, pressioni, ecc. permettono di allentare le tensioni, correggere errori di postura e eliminare il dolore delle zone interessate.

Non bisogna perciò stupirsi se il massaggio neuroconnettivale è in grado di rilassare, attraverso lo scollamento della regione cutanea o se è in grado di sciogliere le contratture muscolari.

La grande potenzialità del massaggio neuroconnettivale consiste proprio nel ripristinare la mobilità ossea e articolare, nel migliorare la vascolarizzazione o le funzionalità dei vari organi.

Ideale per pazienti sportivi e non, il massaggio connettivale è in grado di restituire benessere e apportare numerosi vantaggi, come il drenaggio linfatico. A livello neuro-psicologico è estremamente consigliato grazie alla sua capacità di allentare lo stress e le tensioni accumulate.

Conclusioni

Giunto fino a qui, tante informazioni che prima non conoscevi ti saranno di certo familiari e il massaggio connettivale a questo punto non avrà più tanti segreti per te.

Ti saranno molto chiari i vantaggi derivanti dallo svolgimento del massaggio di questa tipologia.

Si tratta di una tipologia di massaggio che non sarà mai uguale a se stessa, semplicemente perché ogni paziente è diverso e richiede il tuo intervento per ragioni diverse, in condizioni diverse e in uno stato di salute psico fisica differente rispetto a qualsiasi altro paziente.

Il massaggio connettivale è quindi indirizzato al tessuto connettivo, che assolve al compito di sorreggere, supportare, connettere e nutrire i tessuti di organi, muscoli, nervi e articolazioni.

Abbiamo anche visto che, in base alle cellule e alla struttura extracellulare di cui è composto, può essere fluido, solido oppure calcificato.

La sua matrice extracellulare, composta invece da fibre e sostanza amorfa, contribuisce a renderlo lasso, fibroso oppure elastico.

I benefici apportati dal massaggio connettivo sono numerosi, ed ecco una sintesi riepilogativa dei principali vantaggi:

  • È equilibrante
  • È antistress
  • È elasticizzante
  • È linfodrenante
  • È riflessogeno
  • È vascolarizzante
  • È mobilizzante

Sono solo alcuni dei tanti aspetti positivi derivanti dallo svolgimento di questa tipologia di manipolazione.

Il massaggio connettivale può essere profondo, quando saprai di dover intervenire su determinate zone del corpo poste, appunto, in profondità. La sua caratteristica riflessogena, inoltre, ti permette di massaggiare il paziente su determinate aree, per raggiungere zone riflesse che presentano disturbi o disfunzioni.

Messo a punto dalla fisioterapista Dicke nel 1929, è oggi una pratica molto diffusa, proprio grazie alle sue potenzialità e ai risultati che è in grado di assicurare.

Interventi manuali di trazione, pressione, pizzicamenti, permettono di alleviare il dolore nel paziente e ridargli la possibilità di uno stato di salute ottimale, che duri nel tempo.

Ideale per contrastare l’invecchiamento della pelle, per eliminare molte complicazioni presenti sulla schiena o per sistemare problemi delle gambe, dovuti a varie ragioni o traumi, il massaggio connettivale può essere la soluzione a molte disfunzioni a cui il paziente va soggetto.

Che si tratti di conseguenze di una vita sedentaria o dei risultati di attività motoria intensiva, piuttosto che il continuo mantenimento di posture errate, il massaggio connettivale è in grado di rappresentare un efficace metodo per aiutare e supportare qualsiasi tipo di paziente.

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